Il Legnano che si affaccia al derby di domenica contro il Varese è una squadra in difficoltà, che ha raccolto 5 punti in 11 partite e che non trova la vittoria dalla prima giornata. Ma, chi ha navigato tante miglia nel calcio lo sa, specialmente in occasione di un derby, è fondamentale diffidare delle squadre in crisi. Per orgoglio, voglia di rivalsa, di riscossa: sentimenti che si incontrano nelle parole del patron Gaetano Paolillo, bandiera del Varese sul campo in passato e un presente da condottiero (aspramente contestato) dei lilla.
Quella con il Varese è una gara sempre importante, è un derby, c’è rivalità, è una sfida dal sapore antico tra due società importanti. È chiaro che per noi è importantissima. Da parte mia c’è la soddisfazione di incontrare il Varese ora dopo la scorsa annata in Eccellenza. Credo che, per il seguito ed il budget a disposizione, la promozione del Varese sia stata una cosa normale, mentre noi abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Quindi ritrovarsi nella categoria superiore è per noi motivo d’orgoglio.
Una vittoria ci darebbe la svolta, darebbe sicurezza ai ragazzi. Finora non siamo stati ancora noi, c’è qualche problema ma la mia squadra è capace di qualsiasi impresa. Ogni domenica confido nei tre punti per svoltare.
Il Varese è un’ottima squadra, attrezzata per puntare al vertice. Hanno lavorato bene per stare in alto, ma domenica ognuno di noi dovrà dare il massimo per vincere. È l’unica via possibile, altrimenti sarà dura.
Non mi aspettavo tutte queste problematiche e che la squadra dopo due mesi avesse così pochi punti con un rendimento sotto le aspettative. Dobbiamo trovare la chiave per uscirne. Soprattutto però, non mi immaginavo che a novembre fossero già trascorsi due mesi di contestazioni: credevo di aver dimostrato qualcosa a Legnano e di aver maturato del credito. Ero arrivato a Legnano con un società potendo competere con altri imprenditori. Ho cerato di dare il mio piccolo contributo, e siamo arrivati in Serie D. Il mio compito resta quello di salvare la squadra ora, nonostante una parte della tifoseria continui a contestarmi. Non posso dar loro troppa importanza, ma nemmeno da loro mi aspettavo un trattamento del genere. Penso di meritare dei ringraziamenti, non una contestazione.
Credo che possano dare un grande aiuto alla squadra ed alla società, per la loro competenza, la serietà, capacità. Sono felice che siano entrati in società, perché nonostante la classifica hanno creduto in me e nella squadra. Per questo li ringrazio e sono sicuro che saranno un valore aggiunto importante.