Busto sale nell’Olimpo delle scuole migliori d’Italia

Il “Crespi” primo classico statale. E la metà degli alunni arriva da fuori città

Scuole superiori al top, Busto Arsizio conferma la sua vocazione educativa d’eccellenza. Per tutto il territorio: il 47% degli alunni iscritti arrivano da fuori città.
Sono stati pubblicati ieri i ranking di Eduscopio, la ricerca annuale della Fondazione Agnelli che mette a confronto oltre seimila istituti scolastici superiori in base ai risultati conseguiti dai loro diplomati a livello universitario e lavorativo. Ancora una volta le scuole di Busto Arsizio incassano ottimi risultati, nella categoria che include tutte le scuole entro un raggio di 30 chilometri di distanza da Milano.

Tra i licei classici, straordinaria performance del “Daniele Crespi”, che balza dall’ottavo al terzo posto, risultando il primo liceo classico statale davanti a nomi celebri quali il “Carducci” e il “Berchet” di Milano. Significativa anche la crescita del “Legnani” di Saronno, che sale dal nono al settimo posto. Tra i licei linguistici, il “Daniele Crespi” perde una posizione, ma rimane pur sempre quarto, in una classifica che vede il “Legnani” di Saronno salire al secondo posto. Tra i licei scientifici, si conferma nella “top ten” anche l’”Arturo Tosi” di Busto Arsizio, che sale dal decimo al nono posto. Subito dietro un altro istituto saronnese, il paritario “Collegio Castelli”, decimo.

Passando alla categoria degli istituti tecnici economici, ottima performance anche per l’“Enrico Tosi” di Busto, quarto assoluto, pur perdendo il podio che aveva conquistato lo scorso anno. Novità dell’edizione 2016 di Eduscopio, la valutazione dei licei artistici, che riserva un risultato significativo per il bustocco “Paolo Candiani”, sesto in assoluto, lasciandosi alle spalle tutti i maggiori “pari grado” della città di Milano. «Questa indagine dimostra una volta di più che quelle di Busto Arsizio sono scuole di eccellenza» sottolinea Patrizia Iotti, dirigente scolastico del liceo scientifico Tosi. Per Cristina Boracchi, preside del liceo classico e linguistico Crespi, «i numeri parlano chiaro, e sono il frutto di scuole in cui gli insegnanti e gli studenti sono motivati».
E nella nuova articolazione del sistema scolastico in ambiti territoriali, di cui il “Crespi” è scuola-polo, «la specificità di Busto Arsizio è unica – fa notare Boracchi – perché attraverso progetti di educazione e formazione ci si pone l’obiettivo non solo di “sfornare” teste ben fatte ma cittadini a pieno titolo».