Pomeriggio di sangue sul Monte Minisfreddo: un elicottero è precipitato poco prima delle 14.30 di ieri. Drammatico il bilancio dell’incidente: una donna è morta nello schianto, feriti pilota e copilota. L’impatto al suolo non ha lasciato scampo a Stefania Fendoni, 40 anni, residente in provincia di Sondrio, amante del volo e in particolare di quello in elicottero. Per lei non c’è stato nulla da fare: lo schianto al suolo l’ha uccisa sul colpo. Feriti il pilota dell’elicottero, un cinquantasettenne residente a Sondrio e molto noto in Valtellina proprio per la sua esperienza nel pilotare, e un imprenditore svizzero di 69 anni, anche lui appassionato del volo e molto esperto nel pilotare elicotteri. L’elicottero, un AW109 è caduto schiantandosi nella zona boschiva del Monte Minisfreddo, tra Bisuschio e Arcisate.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Varese, subito intervenuti con i vigili del fuoco di Varese (sul posto anche gli specialisti del Saf mentre in volo si è alzato anche l’elicottero del corpo Drago 84) l’elicottero si era alzato in volo circa 40 minuti prima dello schianto dall’aviosuperficie di Agno (Lugano) in Svizzera. Stando ai primi riscontri dal piano di volo, il volo avrebbe dovuto terminare a Sondrio. Non è chiaro il perché
i tre stessero facendo quel viaggio che avrebbe dovuto durare un paio d’ore al massimo. Come non è chiaro cosa abbia causato lo schianto. Ieri la nebbia, a tratti, era piuttosto fitta: sia in Svizzera che in Italia. Ieri alcuni residenti di Bisuschio, arrivati al limitare dell’area boschiva dove l’elicottero è precipitato, raccontavano di aver sentito lo schianto. In realtà è stato accertato che nessuno ha davvero visto l’elicottero precipitare. O quanto meno nessuno si sarebbe reso conto che il velivolo, dopo aver perso quota, si è schiantato al suolo. L’allarme è stato dato da terra dallo stesso pilota. Che ha fornito le coordinate del volo, ma non ha saputo indicare con precisione, il punto esatto in cui l’elicottero è precipitato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri, i mezzi del 118 e tutti gli agenti della polizia locale di Bisuschio e Arcisate reperibili.
Le ricerche sono state rese molto difficoltose dalla nebbia insistente e dal buio calato prestissimo sulla zona. Gli elicotteri hanno sorvolato la zona sino alle 18.40 quando a 800 metri d’altezza, in località passo del Vescovo, il relitto dell’elicottero è stato immediatamente individuato.
I soccorritori per ore hanno gridato nel bosco chiamando i superstiti: chi ha dato l’allarme ha infatti immediatamente comunicato che c’era stata una vittima. I due superstiti sono stati recuperati e portati a valle: pilota e copilota sono stati trasportati negli ospedale di Varese e Lugano (sul posto è intervenuto anche l’elicottero della Rega). Entrambi sono politraumatizzati: le condizioni del pilota, in particolare, sarebbero gravi.
Oggi saranno completate le operazioni di recupero dei rottami dell’elicottero. Tutto sarà trasferito a Varese e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Anche la salma di Fendoni sarà trasferita all’obitorio di Varese. L’autorità giudiziaria nelle prossime ore affiderà l’incarico per l’autopsia e contemporaneamente sarà affidato l’incarico per una perizia sull’elicottero. Per stabilire cosa abbia causato l’incidente. Se la nebbia. Se un guasto meccanico. Se un errore umano.