Guerra dei volantini elettorali in biblioteca a Gavirate, tra il fronte del Sì e quello del No, in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 novembre. A sollevare la questione è il segretario cittadino di Forza Italia Nicola Tardugno, che lunedì scorso ha organizzato in paese un evento del Comitato del No al quale erano presenti il leghista Dario Galli e l’azzurro Luca Marsico. «Mi permetto di segnalare un fatto increscioso e antidemocratico – sottolinea in una dura nota l’ex assessore Tardugno – nei giorni antecedenti il nostro incontro di lunedì, abbiamo chiesto alla biblioteca civica del Comune di Gavirate di poter affiggere nella bacheca esterna la locandina dell’incontro pubblico programmato; alla nostra richiesta veniva data risposta negativa da parte del personale impiegato in biblioteca con la giustificazione che durante la campagna elettorale referendaria non venivano apposte locandine o volantini di parte».
Una motivazione accettata dagli esponenti di Forza Italia e del No in quanto la loro serata prevedeva l’intervento di soli esponenti politici del fronte contrario al referendum e non la presenza di un contradditorio. «Una risposta che ci è parsa più che legittima – spiega il leader cittadino del partito di Berlusconi – tenuto conto che l’incontro pubblico era improntato solo sull’esposizione delle ragioni del No e non su di un confronto tra le due possibili scelte dell’elettore».
L’amara sorpresa per i militanti del No e di Forza Italia è stata l’aver visto affisso alla bacheca della biblioteca di Gavirate un volantino del Comitato del Sì. «Mi hanno trasmesso la foto della locandina di “Basta un Sì”, dello stesso formato del nostro – prosegue Tardugno – che pubblicizzava un incontro pubblico che si è tenuto giovedì sera presso la sede delle Acli di Gavirate». Foto che il segretario gaviratese di Forza Italia ha allegato alla sua nota. «La stessa richiesta, come si può vedere, ha avuto un esito opposto a seconda di chi l’ha effettuata» denuncia Tardugno che non le manda a dire e al quale non va giù la disparità di trattamento subito. «Capisco che non si possa gradire un’opinione – afferma – ma discriminare con questo comportamento le persone che la pensano diversamente ci pare un fatto assai grave, in palese violazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione, che grazie a Dio non verrà toccato dalla riforma e che stabilisce che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza discriminazioni».
Il segretario di Forza Italia ha informato dell’accaduto il sindaco Silvana Alberio. «Ringrazio il sindaco che, non appena informata, ha fatto rimuovere le locandine, nella speranza che il personale della biblioteca sia stato debitamente ripreso per il comportamento iniquo dimostrato; è una questione di correttezza e di equità» conclude Tardugno.