Il mercato chiede, noi progettiamo

Essere all’avanguardia, sperimentare per trascinare il mondo scolastico su certe scelte più dinamiche

«Innovare e stare al passo con le esigenze del mercato del lavoro. Perché noi vogliamo bene ai nostri ragazzi». L’eccellenza del “pubblico non di Stato” a Busto Arsizio ha l’impronta della “mitica” signora Olga Fiorini.
Gli istituti scolastici superiori paritari Olga Fiorini e Marco Pantani sono una parte della “galassia” Acof, la cooperativa fondata dalla signora Olga Fiorini, che 60 anni fa nel pieno boom economico della “Manchester d’Italia” iniziò a fare corsi di taglio e cucito alle ragazze disoccupate.

«Aveva la sua boutique in via Cremona, quando alla sera chiudeva andava per le strade a raccogliere i ragazzi per portarli nel suo atelier e far vedere loro come si lavorava – racconta Mauro Ghisellini, direttore di Acof, ormai un gigante nel mondo della formazione, con 3000 ragazzi e 600 docenti nelle varie sedi – l’impronta e lo spirito sono sempre quelli delle origini. La nostra mission è voler bene ai nostri ragazzi, coccolarli, dare loro le novità e motivarli, supportarli».

Ecco perché gli istituti Fiorini sono sempre al passo con i tempi e con le esigenze del mondo del lavoro. «Il mercato chiede, noi progettiamo di conseguenza, per garantire ai nostri ragazzi opportunità concrete di sbocchi lavorativi» sottolinea Ghisellini. L’ultimo nato, in quest’ottica, è il liceo della moda, che apre ad una maturità artistica ad indirizzo design e moda, il “regalo” che Acof si è concesso per i propri 60 anni, inaugurato a settembre con l’inizio del nuovo anno scolastico. Un’evoluzione dell’istituto tecnico di moda e design: «Oggi il settore della moda cerca professionalità dotate di un bagaglio culturale in quel campo, oltre che competenze tecniche». La stessa logica che ha portato in passato alla nascita del liceo dello spettacolo, in un territorio che già negli anni ’70, quando nacque il distretto della televisione attorno a Telealtomilanese e Antenna 3, chiese agli istituti Fiorini di avviare corsi per operatori dello spettacolo, e il liceo sportivo, intitolato all’indimenticato campione del pedale Marco Pantani: «Siamo stati i primi in Italia – ricorda Mauro Ghisellini – oggi un liceo sportivo è presente in tutte le province italiane». Essere all’avanguardia, sperimentare per trascinare il mondo scolastico del “pubblico di Stato”, inevitabilmente più rigido e “ingessato” su certe scelte, è parte del Dna degli istituti Olga Fiorini. È il caso del vero fiore all’occhiello dell’offerta di via Varzi, il liceo internazionale dell’innovazione quadriennale: «Siamo stati i primi in Italia, persino il “Tosi” è arrivato dopo di noi – rivendica il direttore di Acof – c’è un biennio comune e poi la possibilità di scegliere tra gli indirizzi. Adesso il Ministero sta facendo partire il bando per scegliere 60 scuole in tutta Italia in cui allargare la sperimentazione del liceo quadriennale. D’altra parte, solo l’Italia ha il percorso della scuola superiore in cinque anni, con l’uscita dei ragazzi a 19 anni invece che a 18. Il futuro della scuola italiana è questo, con il liceo in quattro anni, ma anche con il 50% di materie insegnate in lingua inglese, è inevitabile». Per anticipare questa tendenza, il mondo Acof ha creato un vero «polo scolastico internazionale a Busto Arsizio, che è unico», come spiega Ghisellini. Il liceo internazionale dell’innovazione è la chiusura di un percorso che inizia a tre anni, con la scuola dell’infanzia in inglese di via General Biancardi, prosegue al PalaBandera con la primary school e la scuola media con le lezioni in lingua straniera in modalità Clil (Content and Language Integrated Learning) e termina in via Varzi con la maturità a 18 anni. «Del resto, Busto Arsizio è una città che ha una dimensione internazionale dovuta dalla presenza di poli come la Caserma Nato di Solbiate Olona e l’aeroporto della Malpensa».