«Varese grazie, grazie di cuore». A ringraziare la nostra città è Maurizio Belardinelli, artigiano che produce croccante e cioccolato in un laboratorio di Foligno e che è stato invitato a partecipare gratuitamente al Paese dei Sapori – mercato di prodotti alimentari organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con la Confesercenti – in rappresentanza delle popolazioni colpite dal sisma.
«La nostra attività non è stata colpita materialmente, ma economicamente sì, perché è sparito il lavoro che svolgevamo nelle zone terremotate – spiega Maurizio – Ho trovato molta disponibilità a Varese, che mi ha accolto gratuitamente, cosa che non era mai successa prima in nessuna altra parte d’Italia».
Maurizio racconta che «in Umbria le popolazioni sono “messe malissimo”. Il terremoto è arrivato ad agosto, è tornato ad ottobre, e da quel giorno le scosse si ripetono tutti i giorni. Basta che si muova un tavolo e sale il terrore. Le persone hanno paura di tutto e manca anche la luce».
C’è chi è in ginocchio per i danni materiali subiti e chi per l’impossibilità di continuare a svolgere la professione. Per esempio, «a Gubbio quest’anno non è arrivato alcun turista, cosa che per noi che facciamo i mercati è un dramma. Per questo puntiamo a venire al nord, anche se spesso il costo di partecipazione dei mercati è proibitivo».
Pochi giorni fa, attraverso un’amica, Maurizio ha saputo del Paese dei Sapori e ha contatto gli organizzatori. «Mi hanno detto di venire e che sarei stato ospite – afferma l’artigiano di Foligno – Ringrazio davvero di cuore Varese che mi ha offerto questa opportunità. Grazie al mercato, inoltre, mi sono allontanato per qualche giorno dall’Umbria, cosa che mi ha permesso di vedere altra gente e di uscire da quella condizione di disagio. Mi ha fatto bene».
Gianni Raio, organizzatore del mercato e membro della Pro Loco, ricostruisce come sono andati i fatti: «Anna Maria Lucchini, che si occupa di sistemare gli operatori negli spazi disponibili e di organizzare gli eventi “collaterali” al Paese dei Sapori, è stata chiamata da un operatore di Foligno che le ha detto che il mercato in Umbria è morto e che le ha chiesto se fosse possibile partecipare alla nostra manifestazione con uno sconto. Io l’ho chiamato. Inizialmente gli ho detto “non so come dirglielo, ma non possiamo fare trattamenti diversi per i vari operatori, diventa una cosa scorretta”. Quando ormai lui era pronto a una risposta negativa, ho aggiunto: “però, nonostante non sia nostra prassi, vorremmo dirle che gradiremmo averla come ospite d’onore questo mese. È giusto un segno, un gesto per venire in contro alle vostre popolazioni”».
Le bancarelle torneranno in via Marconi, piazza Marsala, piazza Battistero e San Vittore, il terzo fine settimana di febbraio, in concomitanza con il Mercatino dell’Insubria che si svolge in Corso Matteotti. Non saranno troppi due mercati di alimentari negli stessi giorni? «Avrò un incontro con i produttori di questo mercato per fare una chiacchierata su una eventuale possibilità di collaborazione» risponde Raio, che traccia anche un bilancio della prima edizione del Paese dei Sapori: «è andata bene, sono soddisfatto».