La natura dell’uomo è quella di lottare ed assumere posizioni di contrapposizione, spesso per partito preso, o per interessi politici, piuttosto che quella di intavolare un dialogo costruttivo.
Il dialogo socratico, mi spiace, non appartiene alla nostra società, nonostante sia tra i fondamenti di quella che definiamo cultura occidentale.
Se invece avessimo preso qualcosa di più, i significati profondi di molte linee di pensiero che abbiamo ereditato, dai padri della nostra cultura, potremmo affrontare questioni come la legalizzazione della cannabis in maniera tranquilla e costruttiva, senza perderci in polemiche sterili.
Quello che invece vorremmo, attraverso la nostra inchiesta sull’uso e sulla diffusione della cannabis, è riuscire a dare vita ad una vera e propria discussione, dove i contenuti delle diverse posizioni possano incontrarsi e dialogare, e non semplicemente scontrarsi per partito preso.
Sono parole che suoneranno un po’ troppo buoniste lette magari di sfuggite. In realtà, se forse lo sono, non è questo lo scopo. Bensì quello di smorzare preventivamente i toni di un dibattito che potrebbero essere da subito aspri. E cercare di discutere seriamente sulla possibilità, che in Italia è ormai all’ordine del giorno da tempo, di legalizzare la cannabis. Una prima motivazione consiste nei benefici che alcuni malati otterrebbero dalle facilitazioni ad ottenere farmaci a base di cannabinoidi. Dopodiché ci sono le altre questionei, come la lotta alla criminalità organizzata. Tutti argomento che vanno affrontati. E vorremmo che voi lo faceste con noi, dicendo la vostra.n