“Shakespeare the great rapper” ovvero cosa accade quando al pentametro giambico si sostituiscono rime dell’hip hop. Andrà in scena sabato 28 gennaio, alle 21, sulle tavole del Teatro Periferico, per la stagione comunale di Cassano Valcuvia un’originale e decisamente inconsueta visione del grande drammaturgo elisabettiano.
Il Bardo è l’autore teatrale più conosciuto nel mondo, i suoi testi sono i più rappresentati e i suoi personaggi sono diventati emblematici e paradigmatici. Cosa si potrebbe aggiungere a secoli di interpretazioni e rielaborazioni? Che cosa lo renderebbe ancora più popolare e accattivante per un pubblico di lingua italiana almeno quanto lo era fra i londinesi suoi contemporanei o oggi in patria?
Per rispondere a queste domande David Remondini, Teatro In-folio e Massimiliano Cividati hanno interrogato gli storici, studiosi, esperti di teatro e soprattutto letto e riletto le opere di Shakespeare, scoprendo che è ancora attualissimo grazie alla sua capacità di raccontare quei sentimenti e quelle passioni che ancora oggi muovono l’animo umano. Così è nato lo spettacolo di teatro di narrazione, con Massimo Betti ad occuparsi della parte musicale e Remondini, madrelingua inglese, interprete dei testi italiano con parti cantate e in lingua originale.