Esistono situazioni e momenti della vita in cui si comincia a credere nei miracoli, spesso perché l’impossibile assume i tratti del possibile, altre volte perché si perde contatto con la realtà.
In qualunque caso, anche quando i miracoli sono possibili, per davvero, serve che tutto giri alla perfezione, che non si sbagli nulla, perchè forse qualcosa si è già sbagliato, o semplicemente è già girata male. Per riprendere il Monza capolista alla Pro Patria serviva un miracolo, ed erano in tanti quelli che avevano cominciato a crederci, fino a ieri.
Oltre trecento tifosi bustocchi sono accorsi al Brianteo per la sfida con la squadra che viaggia come un rullo compressore nel girone B della Serie D, convinti che forse la Pro Patria capace di vincere 11 partite nelle ultime 12 potesse anche fermare la corazzata biancorossa.
Poi c’è il campo, un approccio sbagliato alla partita, una squadra molle come non si vedeva da tempo, un errore difensivo di Zaro dopo 13 minuti che, su un cross dalla trequarti con difesa schierata lascia che Palazzo colpisca di testa in torsione e infili alle spalle di Monzani.
Doccia fredda. I biancoblu, per l’occasione di nero vestiti, sembrano un pugile barcollante in mezzo al ring dopo un montante inatteso, di minuti ne passano altri 13 e sugli sviluppi di un corner battuto da D’Errico
è Ruffini a insaccare di testa con la complicità di una beffarda uscita, a vuoto, di Monzani. 2-0, e chi recupera più adesso?
La Pro Patria non è la stessa di sempre, Disabato non riesce a disegnare le consuete trame, Santana resta imbrigliato nelle maglie avversarie, Pedone andrebbe scritto con la p minuscola, gli esterni restano bassi. Nella ripresa Bonazzi cambia, si passa al 3-5-2 con l’inserimento di Bortoluz al posto di Piras ma è come il gioco delle tre carte: l’ex granata tira una gomitata plateale a Ruffini, rosso diretto e Tigrotti in dieci quando mancano 23 minuti al termine del match.
Gara finita, i bustocchi subiscono qualche ripartenza, rischiano la terza rete in più di una occasione. Si rivede Mauri in campo, unica nota lieta di una giornata che consegna al Monza le chiavi del campionato in maniera definitiva e ufficiale, qualora vi fossero ancora dubbi.
Alla Pro Patria non riesce il miracolo di fronte a una grande formazione capace di vincere entrambi gli scontri diretti, il campionato per i Tigrotti biancoblu però non finisce qui. Anzi.
13’ Palazzo (M), 27’ Ruffini (M)
Battaiola, Adorni, Riva, Ruffini, Origlio, Gasparri (42’st Ramponi), Palesi (33’st Cazzaniga), Guidetti, D’Errico, Barzotti, Palazzo (24’st Santonocito). (Confortini, Caverzasi, Costa, Chiarion, Guanziroli, Stronati). All. Zaffaroni
Monzani, Garbini, Barzaghi, Piras (10’st Bortuluz), Zaro, Ferraro, Santana (27’st Mauri), Pedone, Cappai, Disabato, Arrigoni (18’st Scanu). (Gionta, Angioletti, Scuderi, Triveri, Santic, Mauri, Gherardi). All. Bonazzi
Di Cairano di Ariano Irpino (Dicosta-Milia)
Ammoniti: 28’ Guidetti (M), 33’ D’Errico (M), 5’ st Disabato (P), 39’ st Barzotti (M). Espulso: 22’ st Bortoluz (P)