Anna come Stephanie. «Cambiamo il mondo»

All’Openjobmetis va in scena “Saturday Night Fever”. Intervista all’attrice protagonista Anna Foria

A Varese sale “La febbre del sabato sera”. Oggi e domani, alle 21, il teatro Openjobmetis farà un salto nel tempo nel bel mezzo dell’era della disco music con gli spettacoli del Teatro Nuovo di Milano che presenta la nuova produzione italiana de “Saturday Night Fever” e fa scoprire il teatro ai giovani con “Varese in Scena”.

Il musical, tratto dall’omonimo film di John Badham del 1977, è immerso nelle note dell’epoca dalle canzoni originali dei Bee Gees a “Symphonie No 5”, “More than a woman” e la celeberrima “Disco Inferno”.

Quarant’anni dopo, nel nuovo allestimento della commedia musicale, diretto da Claudio Insegno, Tony Manero – interpretato da Giuseppe Verzicco – continua ad essere il ragazzo che sa “solo” ballare. Cresciuto a Brooklyn, che ha una gran voglia di riscatto, come i suoi migliori amici e sogna Manhattan insieme alla bellissima partner Stephanie Mangano. Una produzione che sta riscuotendo consensi, come conferma Anna Foria, ballerina e attrice napoletana, che sul palco sarà Stephanie: «A Milano siamo stati quasi due mesi e il pubblico ci ha accolti con un gran calore, è stato sempre molto presente e ogni sera si faceva sentire parecchio».

Emozioni, risate e persino commozione per gli spettatori. «Siamo tutti molto felici di come ci ha accolti Milano e adesso si parte in tournée con la speranza che tutti possano apprezzare la passione e l’amore che mettiamo nel fare il nostro lavoro».

Anna nel raccontare il suo personaggio individua il punto centrale del carattere «È la forza, la maturità nel voler cambiare la sua esistenza. Abbiamo tanto in comune: siamo molto determinate e anche io come lei per cambiare il mio stile di vita e per avere l’opportunità di fare al meglio il mio lavoro mi sono trasferita in un’altra città, lontana da famiglia e amici».

Non mancano le fragilità: «Spesso come Stephanie indosso una maschera per apparire forte, ma sono pur sempre una ragazza di 25 anni con debolezze, sogni e speranze in una vita migliore. Non che questa non mi piaccia, anzi la amo e non la cambierei per nulla al mondo, però c’è sempre da migliorarsi ed è per questo che mi definisco una spugna che assorbe da tutto e tutti quelli che mi circondano».

La determinazione invece, insieme al supporto familiare, l’ha portata dal muovere i primi precocissimi passi di danza a tre anni fino al debutto nel musical “C’era una volta Scugnizzi” con la regia di Claudio Mattone e coreografie di Gino Landi passando per la televisione col programma “La Pista” condotto da Flavio Insinna, fino alla Compagnia della Rancia e al ruolo odierno.

«Posso dire che ogni qualvolta che salgo su un palco i miei occhi si illuminano e pensare di far parte di un progetto così grande e importante come quello de “La febbre del sabato sera” mi rende fiera. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato la possibilità di esprimermi al meglio, ovvero il regista Claudio Insegno, il coreografo Valeriano Longoni, il direttore musicale Angelo Racz e la produzione del Teatro Nuovo di Milano».

Il primo febbraio arriverà anche il primo evento di tanti eventi collaterali – oltre alle iniziative già in atto – organizzati da Varese in Scena, il primo circuito teatrale della provincia che coinvolge OpenJobMetis/Apollonio di Varese, Sociale di Busto Arsizio, Condominio di Gallarate e Giuditta Pasta di Saronno. L’appuntamento di mercoledì punta, in particolare, ad avvicinare le giovani generazioni al teatro. Gli studenti che avranno preso i biglietti tramite la propria scuola potranno incontrare il cast, scoprire come si “costruisce” un musical e assistere alla preparazione della replica serale.

Per info e biglietti: www.teatrodivarese.org.