Andare in bicicletta, in tutta sicurezza, da Luino fino alla pista ciclopedonale attorno al lago di Varese, unendo fisicamente, attraverso una mobilità dolce, i due laghi. È il sogno, ma anche un progetto che sta andando avanti e un obiettivo, del presidente della Comunità Montana Valli del Verbano .
Per l’ente montano è tempo di bilanci e l’amministrazione ha voluto fare il punto della situazione rispetto alla rete ciclopedonale dei laghi del Varesotto, che a oggi si avvicina a una lunghezza complessiva di circa 25 chilometri e che interessa tredici comuni del territorio.
«La rete ciclopedonale così come la si vede ora – spiega Piccolo, che è anche sindaco di Cuveglio – è costata quasi cinque milioni di euro, somma in gran parte reperita grazie a finanziamenti regionali». Un cammino iniziato nel 2009, anno di nascita della Cm Valli del Verbano, che ha raccolto l’eredità delle due Cm precedenti, quella delle Valli del Luinese e quella della Valcuvia; prima esisteva soltanto un tratto di ciclabile che collegava Germignaga con Grantola, lungo il torrente Margorabbia.
Le varie amministrazioni della Comunità Montana che si sono succedute in questi otto anni hanno dato un forte impulso ad allungare il tragitto ciclabile che oggi si snoda dall’approdo della Navigazione Lago Maggiore a Luino e percorrendo i Comuni di Germignaga, Brissago Valtravaglia, Mesenzana, Grantola, Cassano Valcuvia, Ferrera, Rancio Valcuvia e che permette di arrivare senza soluzione di continuità a Cuveglio. A Cassano Valcuvia una deviazione consente di risalire fino a Ferrera in prossimità delle cascate; è possibile anche percorrere un altro tratto con partenza da Laveno Mombello e dopo aver toccato Cittiglio, giungere fino a Caravate.
La Comunità Montana Valli del Verbano non vuole fermarsi qui. «Sono ad oggi in fase di progettazione ulteriori prolungamenti, come quello tra Cuveglio e Cuvio e quello tra Gavirate e Cocquio Trevisago per il quale la Provincia ha assegnato un importante finanziamento – afferma Piccolo – il mio obiettivo e il mio sogno è permettere al cicloturista di inforcare la bici a Luino o Laveno per poter arrivare fino all’anello ciclabile del lago di Varese e viceversa».
Chilometri lontani dal traffico e dal rumore, immersi nel verde e nella natura. «Lo dobbiamo ai nostri cittadini ma anche ai turisti attirati dai nostri laghi e dalle nostre montagne – prosegue il presidente – mi piacerebbe a breve poter realizzare una guida turistica che aiuti a conoscere meglio le aree circostanti al tracciato pedonale e ideare anche un brand, un logo, che identifichi la rete ciclopedonale dei laghi».