Da domani poliziotti “armati” di spray al peperoncino: gli agenti delle Volanti e le squadre in servizio di controllo del territorio avranno un’arma di dissuasione molto piccante a loro disposizione. Tra 24 ore gli agenti in servizio di controllo del territorio saranno “armati” – a scopo di dissuasione e autodifesa – con uno spray che contiene Oleoresin Capsicum, il principio attivo del peperoncino piccante.
Il nuovo strumento sarà in dotazione al personale della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Varese e alle pattuglie in servizio di controllo del Territorio dei Commissariati di Pubblica sicurezza di Busto Arsizio e Gallarate.
Lo spray al peperoncino sarà in dotazione di reparto per gli operatori di polizia e consegnato ad ogni inizio turno al capo pattuglia che provvederà a riconsegnarlo al termine del servizio. Per l’entrata in servizio del nuovo strumento di dissuasione, gli agenti hanno svolto un periodo di addestramento, con una fase di formazione ed informazione sulle caratteristiche, le funzionalità e le tecniche di impiego operativo dello strumento.Strumento che potrà essere utilizzato dagli agenti durante gli interventi per fronteggiare un’azione violenta, una minaccia o un’azione di resistenza.
«Lo spray utilizzato – spiega una nota della Questura – contiene un modesto quantitativo di principio attivo che non ha impatti duraturi sulla salute della persona colpita; inoltre gli agenti hanno a disposizione un kit di decontaminazione per neutralizzare gli effetti dello spray in breve tempo».
L’utilizzo dello spray al peperoncino (ma anche di altri strumenti di dissuasione come il taser) da anni viene invocato dal Siulp, il principale sindacato di polizia. Il segretario provinciale , già due anni, in seno all’assemblea generale della sigla sindacale, aveva sottolineato come «l’introduzione di questi strumenti sia fondamentale per la tutela sia del cittadino che degli agenti in servizio. Ad oggi (si parla di due anni fa, ndr) gli agenti hanno soltanto due opzioni in caso di intervento: le mani nude oppure la pistola».
Per Macchi era indispensabile una diversa «strumentazione, in modo da consentire all’operante di poter neutralizzare la minaccia in sicurezza», aveva spiegato Macchi. Da domani, a Gallarate, Vraese e Busto Arsizio questa nuova dotazione sarà finalmente realtà.