Il centrodestra è tutto insieme. «Messaggio a chi ci vuole divisi»

Ieri alla Trattoria delle Zucche di Osmate erano presenti tutti, da Lara Comi a Raffaele Cattaneo

Il centrodestra si trova a cena. Unito. E Varese si riscopre “laboratorio”. Con la colonna sonora lanciata da Luca Marsico, alla vigilia del festival, «se stiamo insieme ci sarà un perché». «Messaggio a Milano e Roma. Stiamo insieme perché abbiamo un’idea di governo» sintetizza il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo.

Alla Trattoria delle Zucche di Osmate ci sono proprio tutti, per la cena ribattezzata come festa del centrodestra. «A livello nazionale nessuno riesce a mettere in piedi un’iniziativa del genere» fa notare Lara Comi. Per Forza Italia, presente con la delegazione più folta, ci sono la coordinatrice provinciale Comi, il consigliere regionale Luca Marsico, i dirigenti Nino Caianiello, Ciro Calemme e Marcello Pedroni.

Per la Lega Nord, oltre al segretario provinciale Matteo Bianchi, anche il segretario nazionale della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, l’assessore regionale Francesca Brianza, il consigliere regionale Emanuele Monti, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, l’ex presidente della Provincia Dario Galli, «il vero sindaco di Varese Attilio Fontana», come lo presenta Caianiello.

Allo stesso tavolo c’è anche il candidato sindaco di Varese Paolo Orrigoni con alcuni esponenti della sua lista civica, assente giustificato il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli. Presente in forze anche il gotha del Nuovo Centrodestra, con il coordinatore provinciale Raffaele Cattaneo, il consigliere provinciale Giorgio Ginelli e i sindaci. In un privè ma presenti anche quelli di Fratelli d’Italia, con Giuseppe De Bernardi Martignoni e Francesca Caruso e il sindaco di Luino Andrea Pellicini.

«Un’idea nata tra i leader del centrodestra varesino – spiega Nino Caianiello, dirigente di Forza Italia a livello provinciale – di organizzare una serata, più che altro ludica e informale, con gli amministratori del territorio, sostanzialmente per stare insieme, in previsione delle prossime tornate amministrative, comunali, regionali e nazionali, ma senza un vero dettame politico».

Un convivio, più che un convegno, sarebbe stato l’ennesimo, sulla coalizione e sulle sue prospettive, in un momento in cui gli slogan si sprecano (dalle “Energie per l’Italia” si è passati a “Prima l’Italia” e a “Alleanza per la Repubblica”). Soprattutto in considerazione delle grandi incertezze che popolano il cielo del centrodestra a livello nazionale.

Un segnale, dunque? «Per far vedere che al di là delle polemiche nel centrodestra c’è una condivisione di amicizia, valori, rapporti umani- sottolinea “il Mullah”- Sono altri, forse, che in questo momento mostrano una certa litigiosità. E noi invece vogliamo dimostrare proprio il contrario» sentenzia Caianiello.

La linea la detta il leghista Paolo Grimoldi: «Se non riusciamo a trovare sintesi, facciamo solo un favore al Pd». E se per la Lega è particolarmente importante Tradate «che per noi è un simbolo», Grimoldi auspica «accordi per vincere nel maggior numero di comuni, per il significato politico della vittoria».

Dai Comuni può arrivare «il segnale per ampliare questa alleanza. Non so se voteremo per altre elezioni, ma la priorità è dare possibilità ai cittadini lombardi di votare per l’autonomia».

Raffaele Cattaneo, è «la foto per qualcuno impossibile scattare. C’è una comunità politica, un modello Varese e Lombardia, che vuole mandare un messaggio a chi a Roma vuole trovare motivi di divisione». Lara Comi ricorda che «la concretezza è quello che ci distingue», anche al di là di«incidenti di percorso, come Saronno». Per Andrea Pellicini, l’esempio dell’unità nel Varesotto dimostra come «solo il centrodestra abbia la forza per esprimere il 40%».