«Il lago di Varese lo possiamo risanare dall’inquinamento soltanto lavorando insieme, remando tutti nella stessa direzione».
Ne è convinto, dallo scorso giugno sindaco di Daverio e da pochi giorni presidente dell’Associazione dei Comuni del lago di Varese. Domani si riunirà l’assemblea dei sindaci, la prima sotto la presidenza Martino, che è subentrato al sindaco di Bodio Lomnago Eleonora Paolelli e che tra sei mesi, come prevede il regolamento dell’associazione stessa, lascerà a sua volta l’incarico al primo cittadino di Azzate e attuale vicepresidente Gianmario Bernasconi. «La riunione di mercoledì servirà soprattutto a fare il punto della situazione – spiega Martino – compresa quella dell’esame delle possibile soluzioni per combattere il problema dell’inquinamento».
Tra le ipotesi più accreditate sinora c’è quella del prelievo ipolimnico, per eliminare il fosforo, una delle cause principali dei mali del bacino varesino. «Sul tavolo dell’associazione dei Comuni sono arrivate diverse ipotesi, di natura più o meno scientifica – prosegue il sindaco – valuteremo insieme qual è l’ipotesi migliore».
I primi cittadini del lago sono consapevoli che bisogna agire in fretta e che il momento delle decisioni è arrivato; l’associazione si riunirà ogni due settimane. «Sicuramente proseguiremo con gli sfalci delle piante infestanti nella maniera più efficace possibile – sottolinea Martino – il nostro auspicio è che l’associazione si possa allargare anche ad altri Comuni com’è capitato recentemente con Casciago e Comerio». Paesi che pur non essendo bagnati direttamente dalle acque del lago di Varese, gravitano sul bacino. «Il mio obiettivo è riprendere i contatti con tutti i soggetti coinvolti e interessati al lago, per lavorare insieme all’unico obiettivo che è quello del risanamento delle acque» afferma il neopresidente. Regione, Provincia, Ato, i Comuni, l’Osservatorio del lago, la Navigazione; tutti devono sedere al tavolo e l’associazione vuole svolgere un ruolo di collante.
«I singoli Comuni hanno una capacità limitata d’intervento, soprattutto per questioni economiche – osserva Martino – per questo occorre lavorare insieme, comprese le associazioni ambientaliste».
Anche perché sarebbe tutto il territorio a beneficiare di un lago finalmente risanato, pulito e a misura di famiglie. «In gioco non c’è soltanto la questione dell’inquinamento, ma del futuro di tutto il territorio che gravita attorno al lago, in termini di riqualificazione urbanistica delle sponde, ma anche di tutela ambientale e di rilancio turistico e culturale della zona» dichiara il sindaco di Daverio. Il futuro ruota attorno al lago di Varese, che potrebbe fare da volano anche a livello turistico ed economico. Il neo presidente dell’associazione dei Comuni ci crede. «Se ciascuno degli attori coinvolti avrà la giusta sensibilità e tutti remeranno nella giusta direzione – conclude Martino – sono sicuro che la situazione migliorerà e che potremo arrivare ad avere un lago bello e pulito, dove ritornare a fare anche il bagno, come si poteva fare una volta».