«Oradea, siamo a caccia di vendetta»

Antonio Petkovic verso l’Europa: «L’anno scorso ci hanno eliminato, quest’anno puntiamo la finale»

Antonio Petkovic è un pallanuotista croato, gioca nella BPM Sport Management e nella nazionale del suo paese con cui ha vinto una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio. Attaccante, punto di forza in entrambe le formazioni, è un ragazzo che ha ben presente il concetto di professionismo e di serietà, fondamentale per riuscire in uno sport così difficile.


È molto positivo, va tutto alla grande, in campionato facciamo tutto bene, tra poco abbiamo quella che per noi è la partita dell’anno con il Digi Oradea. La BPM è una società relativamente giovane, arrivare in finale di una competizione europea è una grande occasione. Siamo concentrati per quella partita, ma dobbiamo fare attenzione anche a sabato quando giocheremo su un campo difficile come quello di Trieste.


Due gol non sono tanti, ma possono esserlo. Per come è andata la partita sono convinto che abbiamo fatto un ottimo risultato, siamo partiti male e abbiamo recuperato fino a vincere con due gol di vantaggio. Nella partita di ritorno saremo più concentrati, più cattivi, l’avversario è duro ma vogliamo batterlo.


Ogni anno parto senza obiettivi personali, penso a far bene con la squadra, so che quando le cose vanno bene io riesco a segnare. Sono al servizio della squadra, certo quando segno molto sono contento.


È una squadra giovane che l’anno scorso ha cambiato 11 giocatori, quest’anno ha messo più qualità, cambiandone altri 5. Dovremmo stare qualche anno in più insieme, per gli automatismi ci vuole tempo; abbiamo cominciato da zero, coach Baldineti fa un ottimo lavoro, un paio di innesti senza stravolgere e cresciamo ancora.


È una squadra con grandi margini di crescita, possiamo migliorare in fase difensiva ma siamo molto forti in attacco. Dobbiamo solo giocare insieme e crederci.

Busto ha una piscina bellissima, è una città tranquilla, mi piace perché sono con la mia famiglia. La società è ottima e ben organizzata, non c’è nessun tipo di problema, devo pensare solo a giocare. Sembra poco, ma non lo è.


È certamente un ottimo allenatore, prepara ogni partita come fosse una finale, ma è anche un uomo molto amichevole, fa molte battute. Mi piace.


Serio, professionista, tranquillo.

Perché è uno sport difficile, tutti quelli che hanno provato a nuotare sanno che si fatica tanto in acqua, giocare a pallanuoto lo è ancor di più. Solo quello è già un punto di partenza per me sufficiente, è uno sport di velocità, di forza, di gruppo, è fatto di schemi e automatismi, molto bello. La Sport Management sta facendo tanto marketing per far crescere lo sport a Busto, cosa non da poco.


L’anno scorso quando siamo usciti dall’Europa, perdendo contro lo stesso Digi Oradea che incontreremo tra due settimane: è stato uno shock perché avevamo preparato tutto nei minimi dettagli. Anche per questo voglio vendicarmi, manca poco.