Il tessile che in questi anni è riuscito a vincere contro la crisi e inserirsi in nuove nicchie di mercato è il tessile di qualità: una qualità di prodotto e di processo, capace di preservare non solo la salute di chi indossa i tessuti, ma anche l’ambiente. Molte sono le imprese che sul nostro territorio hanno saputo ripensare i propri processi produttivi proprio per andare incontro a queste richieste del mercato: una qualità riconosciuta ed apprezzata anche sui mercati esteri.
E come si riconosce la qualità di un prodotto? Come in tanti altri campi, anche nel tessile ci sono certificazioni particolari che attestano le caratteristiche dei prodotti e la sostenibilità dei processi produttivi e delle materie prime impiegate.
Eco Passport by Oeko-Tex, marchio registrato, è una di queste: una sorta di passaporto che apre alle imprese un futuro sostenibile e Promox SpA di Leggiuno è la prima azienda della provincia di Varese a ottenere questa certificazione, emessa dal Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento SpA (Centrocot) di Busto Arsizio, l’unico organismo italiano autorizzato a rilasciare le certificazioni Oeko-Tex.
Un risultato particolarmente importante, perché con questa certificazione, l’attenzione di Oeko-Tex si sposta lungo la filiera del processo produttivo tessile e abbigliamento e accessori e offre la garanzia che i prodotti e gli ausiliari acquistati dai produttori non contengano sostanze nocive.
Il riconoscimento è stato dunque attribuito a Promox SpA, impresa varesina che dal 1985 opera nel settore dei perossidi organici utilizzati anche come catalizzatori nella produzione di bottoni.
«Come Camera di Commercio – commenta Giuseppe Albertini presidente dell’ente camerale varesino –, guardiamo con grande attenzione lo sviluppo dell’attività di Centrocot verso i prodotti chimici e ausiliari. Il tessile-abbigliamento è un settore che vanta una solida tradizione sul nostro territorio. Grazie anche a iniziative come queste il Sistema Moda Varese, con le sue eccellenze, riesce tuttora a mantenere competitività sui mercati di tutto il mondo. Stiamo parlando di oltre 2mila imprese, che occupano circa 16.500 collaboratori. Un patrimonio da preservare, anzi da valorizzare».
Il presidente di Centrocot, Mario Montonati, sottolinea poi «L’importanza della sostenibilità dell’intera filiera produttiva a sostegno del consumatore e si complimenta con l’azienda perché è solo con il coinvolgimento della filiera della “chimica” che si garantisce un tessile sostenibile nel tempo».