Ieri sera in scena la terza serata del festival di Sanremo, i primi verdetti: escono le coppie Neli e Alice Paba e Raige e Giulia Luzi, trionfa Ermal Meta nelle cover, passano i giovani Maldestro e Lele. Ecco le nostre pagelle irriverenti:
L’occhiale promette bene, infatti la canzone ci piace, di certo un inizio migliore di quelli delle serate precedenti. Certo, a volte sembra che stia masticando della cotenna di maiale, ma siamo sicuri migliorerà: MOLESTO
Tra lui e il maestro crediamo di esserci imbattuti nel Cappellaio Matto e suo nipote. Il siparietto ha fatto girare le palle anche al Dalai Lama. In pratica ci propina una versione acustica di una canzone di Rovazzi. Degno di nota il gillet: YOUTUBER
Avevamo il Cappellaio Matto adesso abbiamo anche Alice nel Paese delle Meraviglie. Ha una voce di quelle che te le ricordi, ma il suo talento è inversamente proporzionale alla sua capacità di vestirsi: la combo vestitino rosso col pizzo e pettinatura da adolescente disagiata ci ha steso. La fanno fuori: PRINCIPESSA
Il Festival ha il suo bellissimo, quello con la canzone dal testo preformattato sull’amore. Capolavori adolescenziali che alternano frasi di Federico Moccia ad aforismi di sapere popolare “Io e te tre metri sopra il cielo, che quando è rosso di sera bel tempo si spera”. Stiamo per vomitare: LICEALE
E’ indiscutibilmente più brava a cantare una cover che una sua canzone. Giochi di trasparenze confondono il nostro giudizio, si alternano momenti un po’ intimi, un po’ celtici grazie ad un Mauro Pagani in versione profugo irlandese davvero in forma: SENSUALISMI
Ha spaccato, non c’è molto da dire. Ad un certo punto ci ha fatto spalancare gli occhi al suono di un falsetto che, in grande onestà, non vogliamo sapere come abbia preso forma. Certo è che il figlio dei Balcani ha davvero fatto la miglior performance vocale tra i concorrenti fino ad ora: GOOD
Ma il piccolo coro dell’Antoniano non era ospite prima? La Comello si presenta con un vestitino con una tovaglia al posto del colletto e distrugge il momento magico di Ermal Meta. Confidiamo nel nostro analista: PREOCCUPANTE
L’adrenalina è ai massimi! L’uomo invincibile si presenta davanti alla folla in delirio. Tutti lo stiamo pensando: con quel cappello quale donna non cadrebbe ai suoi piedi? Sulle note di una martoriata “Stand by me” il profeta di Cellino San Marco ci lancia una freccia che ci colpisce dritta al cuore, siamo innamorati: PARADISIACO
Interpreta De Gregori in un momento da lacrima facile e così, tra un kleenex e una ciotola piena di gelato, cerchiamo di riprenderci da questa badilata di dolore che però ci stava. Tanto iniziamo a ridere con il prossimo: USATO SICURO
Vestito con brillantini, ciuffo da cattivo del college, con una chitarra che finge di suonare e un’interpretazione che ti fa venire la voglia di ucciderti, il buon Alessio ci ha rovinato anche la terza serata. Bennato ha già annunciato che intenterà un’azione legale contro l’ex Dear Jack: VATTENE
Con un look da donna in carriera che maltratta gli stagisti, torna prepotente il femminismo di Paola Turci. L’indomabile pantera over 50 conquista il palco a suon di graffi e ruggiti. Valore aggiunto l’occhio più chiuso dell’altro che un po’ ti intriga, un po’ ti minaccia: PERICOLOSA
Per ogni acuto di Giggggi inizia un cataclisma, una crisi economica o un conflitto armato. Vorremmo guardarci tutti in faccia e dirci “facciamo come se nulla fosse successo e andiamo avanti”, ma non si può. Il ricordo di questa interpretazione ci accompagnerà ogni volta che falliremo in qualcosa: IMBOSCATA
Il maglione questa volta è azzurro ma è sempre lo stesso modello (c’era il 3X2). Gabbani ha sempre quella propensione tipica dell’animatore turistico, di quello che è sempre irreprensibilmente felice, anche quando ti lascia la ragazza, ti rubano il portafogli e comincia a piovere. Quindi cerca di farci divertire ad ogni costo, in effetti dopo Giggggi ne avevamo bisogno: MOTIVATORE
La personale tragedia artistica che vive Marco Masini è un tetro spettacolo da cui abbiamo tentato in ogni modo di fuggire, ma, come per Gigggi, non si può. Mentre la principale questione è capire come Masini faccia a farsi la barba in quel modo, lui si dimentica come si canta e ci sevizia con l’ennesimo canto del cigno: PASSITO
Le leggende narrano che l’ultima piaga d’Egitto fosse la combinazione Zarrillo – Miguel Bosè. Una delle più grandi catastrofi del nostro tempo si è appena concretizzata sul palco dell’Ariston. Storie tristi e frustrazione ed è subito Zarillo: METEORITE
Lampadario all’orecchio a parte, la ragazza convince anche questa volta. Ancora non ci spieghiamo come sia in gara nei big ma alla fine lo accetteremo, i capelli rosa no però: CONFERMATA
Il ragazzo sfodera lo stile del cantante maledetto che piace tanto alle signore. Non sfigura ma è a suo agio come il direttore della Rai durante la copertina di Crozza, salvati prima di fare la fine di Masini: IN PERICOLO
La voce di questo gigante è davvero potente. Il featuring con i Soul System è una formula dal successo annunciato. Continua però la strategia di persuasione attraverso atteggiamenti minacciosi, giacche da gangster e spalle larghe: GHETTO
Bello, per carità… Stupendo… Ma allora perché abbiamo tutti voglia di lanciarci sotto il primo autobus? Fabrizio, ti supplichiamo: hai distrutto una canzone bellissima rendendola un coro da stadio, non continuare in questa tua personale battaglia contro il genere umano! Non possiamo parlarne? ULTRAS
Le intenzioni non sono chiare, è un po’ come quando credi di farcela, ti fai grandi progetti, ma poi ti scontri sempre con la cruda realtà. Ecc, Michele ci ha provato ma è andata maluccio. Fonti certe riferiscono che Battiato ha appena concluso un rituale sciamanico per lanciare la maledizione contro il ragazzo: CONFUSO
Mentre “canta” con quell’aria da “mamma mia quanto sono bello” Ron ci conquista ancora, ci incolla allo schermo e ci guida verso nuove sensazioni. Ha preso confidenza con il palco e ha sedotto tutte le signore delle prime 5 file: CASANOVA
Avremmo voluto continuare a non conoscerli ma siamo stati costretti a farlo. Lui si presenta con un piumino rosso e lei canta travestita da appendino, la canzone non c’era ieri e oggi non è che un dito nella piaga: PERSEVERANTI
Crediamo che anche lei infondo sappia che questa canzone sia orribile. Candidata a prossima canzone per uno spot di supposte: INDIGERIBILE
Apprezzabile nel look da spacciatore metropolitano, Clemente ci mette il cuore ma non possiamo proprio promuoverlo. Non puoi studiare solo nell’ultima settimana del secondo quadrimestre: BOCCIATO
È inutile, Giusy non sarà mai una Giorgia o una Laura Pausini, non sarà mai una signorina. Lei è una di quelle che se si arrabbia ti riga la macchina e ti sputa in un occhio. Il polpettone continua ad esserle d’impiccio nella pronuncia: RISSOSA
Cercano di mettere una pezza al disastro della performance della seconda serata facendo leva sulla tenerezza della coppia appena sbocciata. In realtà Nesli ha uno sguardo molesto e ammiccante (insegnatogli dal maestro Rosalino per gli amici Ron) e la povera Alice sembra più a disagio dal suo partner che altro: AVVENTURA