A Varese, a Palazzo Estense, ieri si sono raccolte le imprese di pelletteria che cercano giovani apprendisti e i ragazzi varesini senza impiego che vogliono imparare un lavoro, quindi apprendere l’utilizzo di macchinari per realizzare borse, valigie e accessori in pelle.
La giornata, patrocinata dal Comune di Varese, è stata organizzata dalla Cooperativa Sociale Aslam – ente accreditato nel settore della formazione e dell’orientamento – con un duplice obiettivo: dare ai ragazzi delle opportunità concrete di crescita professionale e offrire alle aziende la possibilità di individuare nuovi talenti da inserire nel proprio organico con un contratto di apprendistato di primo livello della durata di due anni finalizzato all’acquisizione di un titolo di studi. Questo contratto è una novità per il mercato del lavoro italiano e prevede che a un giovane sia garantita la formazione fino all’ottenimento del titolo di studio. In questo caso: operatore dell’abbigliamento.
«I ragazzi hanno risposto molto bene, la sala era piena – afferma Angelo Candiani, presidente di Aslam –Si dice sempre che i giovani non hanno voglia di fare, ma facendo questo mestiere mi sono accorto che più spesso non ricevono proposte interessanti. Noi abbiamo voluto proporre qualcosa di interessante».
Attraverso il progetto #apprenderelavorando, la cooperativa Aslam ha individuato numerose imprese specializzate nel settore della pelletteria intenzionate ad assumere con contratto di apprendistato di primo livello ragazzi tra i 15 e i 25 anni (non compiuti) di età, residenti o domiciliati in Lombardia, che abbiano abbandonato il percorso di studi superiori.
«È un progetto importante, il Comune ci crede davvero – commenta l’assessore alle politiche giovanile Francesca Strazzi – In un momento di crisi come questo, in cui tanti giovani tra i 15 e i 30 anni si rivolgono agli uffici dell’informalavoro per cercare una opportunità, è importante poter dare loro una risposta concreta di lavoro e formazione. La lavorazione della pelle in provincia di Varese poggia su una lunga e consolidata tradizione, caratterizzata da produzioni di “made
in Italy” di altissimo livello». Per i giovani, quindi, entrare in queste imprese significa imparare un mestiere da chi lo sa svolgere a regola d’arte e intraprendere una strada appassionante che può riservare ampie soddisfazioni. «Dare a ragazzi che hanno interrotto per svariati motivi il percorso scolastico la possibilità di ricevere non solo una formazione, ma anche una professionalità, è importante – continua Strazzi – Per questo motivo, come Informalavoro, abbiamo contattato tutti i ragazzi in cerca di lavoro e li abbiamo invitati per conoscere le realtà imprenditoriali attive sul territorio. Speriamo che i giovani abbiano avuto la capacità di cogliere questa opportunità».
Sono oltre 120 i giovani tra i 18 e i 25 anni che sono presenti nelle banche dati dello sportello Informalavoro del Comune di Varese.