Ieri sera è andata in scena l’ultima serata della kermesse Sanremese, trionfa: Francesco Gabbani seguito da Fiorella Mannoia e Ermal Meta.
Vincitore categoria Big: Francesco Gabbani – Occidentali’s karma
Premio miglior testo: Fiorella Mannoia – Che sia benedetta
Premio Critica: Ermal Meta – Vietato Morire
Premio miglior arrangiamento: Albano – Di rose e di spine
Premio sala stampa Lucio Dalla: Fiorella Mannoia – Che sia benedetta
Premio Tim Music: Francesco Gabbani – Occidentali’s karma
E così si è chiusa la 67esima edizione del festival di Sanremo con il trionfo di Francesco Gabbani e della sua vocazione da intrattenitore dei migliori villaggi vacanze. E’ stata una cinque giorni di lacrime, spettacolo ed intense emozioni. Nonostante i suoi 67 anni il festival non finisce di stupirci: ci siamo ricordati dell’esistenza dell’erotico Ron e del teen-brizzolato Zarrillo, abbiamo imparato a disprezzare Ludovica Comello, Raige, Giulia Luzi e Alice Paba, ma soprattutto abbiamo rivissuto ancora una volta l’intramontabile
e spettacolare Al Bano, maschio latino naturalizzato pugliese, marito di ogni italiana, compare di ogni italiano. Ancora una volta Giggggi ha dimostrato di essere un artista il cui talento è secondo solo alla sua fedina penale e Masini ci ha ricordato che piuttosto di cenare insieme a lui preferiremmo farci tirare un destro da una Paola Turci in formissima. Riguardo i conduttori il successo c’è stato, è innegabile, peccato che Carlo Conti e Maria de Filippi abbiano fatto di Sanremo un mix tra “C’è posta per te” e un cabaret di provincia. Un po’ di eccesso di momenti lava-coscienze che potevano essere evitati, insomma mancava il ringraziamento ai Guardia Boschi e la Guardia Ecologica e avremmo fatto en plein; si poteva fare meglio. Promossi a pieni voti Crozza e Rocco Tanica.
Andiamo a vedere le pagelle irriverenti della serata finale:
Grande classe nonostante il tacco aggressivo da battaglia. La canzone per Sanremo è perfetta, lei ci crede tantissimo e spacca, speriamo non passi una vita a fare cover di Emma Marrone: FRESCA
Carlo Conti deve aizzare la folla (un’inquadratura lo coglie sul fatto) perché qualcuno faccia un applauso al povero Zarrillo. La canzone è pessima, è evidente, però il frustratissimo Miky canta “vorrei tornare a quei giorni”, rispondiamo: “anche noi tranquillo, ma quando non ci conoscevamo”: MOBBING
La canzone più bella del festival, lui ha una voce obiettivamente al di sopra degli altri big. Poi con quei polmoni potrebbe scatenare un nuovo uragano Katrina e spazzare via quel poco che resta della dignità di Zarrillo: ABBRACCIACI
Lei è un’ottima interprete, impeccabile. Ci mette l’anima e il pubblico si esalta. La canzone sarà la colonna sonora del prossimo spot del gratta e vinci “Ti piace vincere facile?”: POPOLARE
Con il pollice in tasca stile bulletto dell’oratorio, Fabry, che si è salvato dalla galera per un pelo, ci delizia con una straziante lamentela: EUTANASIA
E’ vero che Sanremo unisce, infatti all’unanimità il popolo italiano sta sperando che Sergione, in un momento d’ira, gli spacchi la faccia. Degno di nota il pantalone con caviglia scoperta che strizza l’occhio alle fashion blogger: FINISCILA
Con una giacca di tappezzeria e barba alla Oscar Giannino, il cantautore fiorentino si consacra come “unico toscano triste” nel mondo. Non ha più la voce di un tempo: CRAMPI
Quando ti rendi conto che Paolona nazionale ha 52 anni e ha la grinta di una 20enne capisci che è ora di riscriverti in palestra. Ha spaccato tutto: JOGGING
La canzone peggiore del festival. Non si capisce cosa di male abbiano fatto gli italiani per meritarsi questa tortura, ma davvero a qualcuno piace Bianca Atzei?: DRAMMA
Quello che fino ad un anno fa era un perfetto sconosciuto si porta a casa il premio più ambito. La canzone fa un po’ da musical delle medie però il buon Fra si far voler tanto bene. Il Balletto fa vibrare l’Ariston, la canzone è un tormentone, l’accoppiamento è riuscito: TRENINO
La tenera padovana sfoggia uno spacco importante per sedurre un Magalli di turno seduto in prima fila ma la canzone farebbe fuggire chiunque. La povera Chiara non ha un ragazzo dalla lontana estate 2000, ma lo troverai cara, stanne certa: SINGLE
Speravamo che per “Storie di ragazzi fuori” Clementino volesse autoescludersi dal Festival ma invece ce lo siamo beccato anche alla finale. Canta male come sempre ma nel battere il cinque a Carlo Conti gli ruba il portafoglio e si ripaga la trasferta. Ora però è finita, ne siamo finalmente fuori: DISINTOSSICATO
Il suo festival è stato senz’altro positivo. Partito come ricettatore di auto rubate in Puglia il buon Ermal – nonostante la retorica da Arena di Giletti – ha davvero fatto una grande figura: IN DECOLLO
E’ vestita da versione kitsch di Cenerentola, la canzone è stato appurato da una equipe di studiosi essere corrosiva e velenosa, si consiglia il vaccino. Primi casi di Comellite riscontrati in Liguria: INFLUENZALE
Anche il buon Samuel si può ritenere soddisfatto con questo singolone radiofonico che gli farà fare un po’ di soldi che gli serviranno per il trapianto di capelli. il prossimo step potrebbe essere il botox alla Robbie Williams: STAGIONATO 42 MESI
L’ hanno messo per ultimo nella speranza che i più giovani siano fuori a divertirsi e non possano vederlo. La sua vita deve essere stata molto difficile e triste e lui non ha paura ritrasmettere il suo disagio interiore con la canzone. Nelle scuole sono stati avviati vari programmi di recupero per riprendersi dal suo personale festival: DEPRIMENTE