Venerdì giorno di preghiera, anzi no. Ieri, come ormai consuetudine, poco prima di mezzogiorno è iniziato il consueto “pellegrinaggio” dei musulmani verso l’area di via Pacinotti scoprendo di non poter accedervi.
«Abbiamo cambiato la serratura di accesso all’area verde per impedire che qualcuno la utilizzi abusivamente» così il sindaco interviene sull’intervento dei messi comunali per il cambio del lucchetto dell’area comunale di Madonna in Campagna.
Il terreno in questione era stato dato in concessione dalla giunta Guenzani per la preghiera del venerdì, nel periodo del Ramadan, per la festa di Rottura e del Sacrificio. Controllando tra i documenti depositati in Comune, il numero uno di Palazzo Borghi ha scoperto che «la concessione alla comunità islamica risale al 2012 e scaduta ad ottobre dello stesso anno. Questo è il solo atto formale rinvenuto, da allora negli archivi non risulta più nulla». Un’azione quindi dettata dalla necessità di garantire che «l’area di pertinenza del magazzino comunale» non venga più «utilizzata in maniera “impropria”». Inoltre «nessun cittadino gallaratese ha in mano le chiavi di immobili o terreni di proprietà comunale. Era tempo che questo privilegio, per di più gratuito, avesse fine».
Durante gli incontri con i rappresentati islamici il capo della giunta di centrodestra aveva chiesto «collaborazione nel mantenimento del decoro in centro e nei rioni, mi aspettavo un segnale a testimonianza della loro voglia di collaborare che però, non è arrivato. Di fronte ad un atteggiamento di apertura (non solo a parole) avremmo potuto iniziare a discutere di come e se proseguire nel rapporto in via Pacinotti».
Secondo alcuni dei fedeli non è stata data nessuna comunicazione dell’intervento: «Per noi è uno spazio importante – racconta qualche ora più tardi uno dei presenti – ci permette di riunirci come comunità». Una questione che fin dall’era Mucci è stata fonte di forti controversie: fu proprio lui più di sei anni fa a concedere ai credenti islamici la possibilità di utilizzare l’area.
Già in campagna elettorale il permesso concesso dall’amministrazione uscente era stato fortemente contestato dall’esponente leghista che ne aveva proposto la chiusura. Proprio nel Patto della Ragione presentato al momento della sua discesa in campo, aveva assicurato: «Moschee a Gallarate? No, grazie». E in caso di vittoria avrebbe regolamentato l’utilizzo delle zone adibite al culto. A settembre, per la Festa del Sacrificio ci sono stati degli scontri tra il sindaco e gli esponenti della comunità islamica per la mancata concessione dell’area (poi svoltasi a Cardano al Campo) per un’opera di derattizzazione programmata. Ieri il capitolo finale. Forse.