Un’ingenuità che costa cara: contro la Caronnese sarà in tribuna. Riflettere su questo errore, per non commetterlo più, sarà un passo fondamentale della sua lunga e prestigiosa carriera.
Sale a supporto dei mediani, portando palla e impostando il gioco con eleganza fuori categoria: il suo confronto a distanza con l’altro “pro”, Gasbarroni, è una partita nella partita tutta da gustare.
I fischi post-Inveruno sono stati uno schiaffo salutare: da allora il capitano (così merita la fascia) è tornato quello vero. Ora non deve più accomodarsi.
Prova di cuore, come da tradizione.
Partita totale: come anticipato, il Talar-Italo è ripartito a Pinerolo. Inarrestabile.
Baiano e i tifosi gli danno fiducia, lui ripaga giocando concreto e con intelligenza.
Tiene la posizione, consumando le giuste energie e dando equilibrio ai suoi.
Il Varese sfonda più dall’altro lato: ma è in crescita, soprattutto a livello mentale.
Imprescindibile, ma può fare meglio. E quando si incaponisce fa saltare i nervi.
Tantissimo lavoro sporco per dare respiro e punizioni pericolose. Aspettiamo di vederlo finalizzare: ma bisognerà servirgli qualche pallone in più in zona gol.
Chi si fida di lui, viene sempre ripagato: decisivo ieri e decisivo domani.
Ingresso molle a partita in corso: attenzione, perché la concorrenza è alta.
A differenza di Becchio, entra e si rende utile mettendo tutto quello che ha.
Sei rimasto qui, non hai mai desiderato altro: Claudio, tocca a te. Noi ci siamo.
Ieri lo storico accompagnatore ha compiuto gli anni. Questo il biglietto di auguri dagli amici di sempre: “Non sei riuscito a separarti della lavagnetta elettronica della B nemmeno quando ti hanno fatto ri-esordire a Besozzo. Stessa professionalità. Stesso stile. Stessa lavagna. E la storia non finisce qui. Anzi…”.