Scout, una Promessa lunga cento anni

Piazza San Giovanni a Busto Arsizio invasa per rinnovare l’impegno e celebrare il secolo di vita del movimento in città

Centinaia di bambini, ragazzi, giovani e adulti uniti da un unico impegno: la promessa scout, che ieri pomeriggio hanno rinnovato tutti insieme in piazza San Giovanni per celebrare il centenario dello scoutismo bustese.

«Nel 1917 un gruppo di ragazzi è partito per questo lungo sentiero a cui tanti si sono man mano aggiunti, un cammino che è durato cento anni – ha ricordato , storico capo scout – al di là del valico di questa ricorrenza si apre ora l’alba del nuovo secolo scout bustese».

A salutare i tre gruppi Agesci della città (Busto 1, Busto 3 e Busto 5), gli adulti del Masci e i tanti ex scout è intervenuto il sindaco , che ha ringraziato della loro presenza anche i senatori e , e il vice sindaco , tutti con un trascorso nello scoutismo.

«Vedere centinaia di cuori battere insieme all’ombra della basilica e sentire centinaia di voci rinnovare l’impegno verso Dio, il Paese e il prossimo è un’emozione indimenticabile – ha affermato il primo cittadino – grazie all’impegno educativo dei loro capi questi giovani saranno certamente buoni cittadini del mondo, protagonisti attivi del presente e futuro della società, operatori di pace».

I cento anni di scoutismo «sono le radici, che hanno portato l’albero a crescere e fruttificare – è intervenuto , che per 22 anni è stato assistente scout – con l’attenzione a migliorare se stessi, a prepararsi, a essere pronti e a servire, come ha fatto Gesù dando la sua vita per tutti». Dopo lo sguardo al passato il prevosto emerito, che ha celebrato la messa nella chiesa di San Michele, ha guardato al futuro augurando «un nuovo cammino fruttuoso per lo scoutismo cittadino nel nuovo secolo che si apre».

La celebrazione di ieri è stata la prima di una serie di iniziative che si susseguiranno nel corso dell’anno per celebrare il centenario, tra cui la presentazione di un libro sulla storia dello scoutismo bustese scritto da , ex capo del Busto 1.

«È un momento di gioia, di festa e di ricordo di tutte le persone che hanno contribuito a mettere le orme e da cui abbiamo raccolto il testimone – spiega il capogruppo del Busto 3 – ripartiamo con slancio e con un clima di maggior collaborazione tra gruppi, con un senso vero di comunità». Anche e rispettivamente capogruppo del Busto 1 e del Busto 5, sottolineano «la bellezza di essere qui tutti insieme, tante generazioni diverse, in segno di fratellanza scout e di apertura alla città, nella speranza anche di trovare nuovi adulti che abbiano voglia di mettersi in gioco con noi per l’educazione dei ragazzi secondo il metodo scout».