Il Borgo di Mustonate va in fiera

La realtà varesina in mostra a “Fà la cosa giusta” con l’albergo diffuso Foresteria dei Piaceri Campestri

Il Borgo di Mustonate in mostra alla fiera “Fà la cosa giusta” con l’albergo diffuso Foresteria dei Piaceri Campestri. La partecipazione alla più grande fiera italiana del consumo critico e consapevole e degli stili di vita sostenibili, che parla di biologico, km0, turismo responsabile, è l’occasione per fare il punto su tre anni della realtà dell’albergo diffuso affacciato sul Lago di Varese.

Il Borgo di Mustonate in mostra alla fiera “Fà la cosa giusta” con l’Albero Diffuso Foresteria dei Piaceri Campestri. La partecipazione alla più grande fiera italiana del consumo critico e consapevole e degli stili di vita sostenibili, che parla di biologico, km0, turismo responsabile, è l’occasione per fare il punto su tre anni della realtà dell’albergo diffuso affacciato sul Lago di Varese.

Una realtà che è unica in provincia e una delle pochissime presenti in Lombardia.

«Ci ha fatto un enorme piacere verificare che siamo molto popolari per i milanesi. In molti conoscevano Mustonate, quasi più che i varesini, ma è normale perché chi pernotta ovviamente proviene da fuori città – spiega Francesco Aletti Montano, patron del borgo – Ho conosciuto anni fa ADI, l’associazione Alberghi Diffusi Italiani e abbiamo partecipato insieme alla manifestazione mostrando questo tipo di ricettività prevista della nuova legge regionale della Lombardia sul turismo». A Varese è nata pochi anni fa,

«con formula B&B, la Foresteria dei Piaceri Campestri, un albergo diffuso a 4 stelle. Abbiamo avuto un andamento interessante e siamo in crescita soprattutto da Expo in poi. Questo significa che la formula è apprezzata». Tra le case immerse nella campagna nel cuore delle Prealpi si “nascondono” i frutti della ristrutturazione avvenuta tra il 2002 e il 2004 che lo ha trasformato in un centro residenziale «con più di 20 famiglie residenti e 10 suite che sono degli appartamenti con camera, bagno, salotto e persino la cucina. Spesso arrivano famiglie dal Nord Europa, con bimbi piccoli al seguito, che apprezzano queste attenzioni. Gli italiani, invece, cercano qualcosa di originale. Più in generale si apprezza la sensazione di vivere come se si fosse residenti nel borgo stesso anche solo per una notte. È una modalità che sta crescendo. Il caso di Mustonate è stato persino portato in Giappone ad un convegno, perché questa formula ricettiva sta prendendo piede anche lì». Tra gli elementi chiave ci sono «la bellezza territorio che non è merito nostro, la cura e l’esaltazione della campagna lombarda insieme ai modi semplici per godersela: all’aperto con passeggiate, sport dal canottaggio al volo a vela alla bicicletta al cavallo o giri in carrozza, all’interno coi piaceri della tavola e dei prodotti locali. Li proponiamo dal Ristorante Tana d’Orso, all’Accademia dei Piaceri Campestri dove assistere a concerti, all’Emporio coi prodotti locali e gelateria con che ha uno spazio aperto in cui i bimbi possono giocare». L’impresa si accompagna lo stretto legame col territorio di un’azienda agricola di 60 ettari tra prati e boschi che Aletti Montano ben spiega col concetto dei “cancelli aperti”. «Significa non tenere gelosamente un bene per sé, ma condividerlo per quanto possibile con gli altri. E non mancano le diverse iniziative durante l’anno legate alla storia del borgo dal falò alla via crucis del venerdì santo».