Due campioni, due mondi, due corse verso lo stesso alto riconoscimento. Il campione non vedente di sci nautico e il produttore e compositore sono i due nomi che il sindaco di Gallarate ha infatti deciso di proporre per il conferimento della Rosa Camuna, il prestigioso premio che, dal 2009, ogni anno Regione Lombardia assegna per riconoscere pubblicamente l’impegno, l’operosità, la creatività e l’ingegno di coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della nostra terra.
Il criterio seguito per le candidature è di tipo partecipativo: nel mese di gennaio, dal Pirellone parte la richiesta destinata a tutti i Comuni al fine di poter segnalare eventuali proposte di cittadini meritevoli del premio. Le candidature possono essere presentate fino al 31 marzo da persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni che siano residenti, che abbiano sede o siano operanti in Lombardia.
Così accadrà in questo caso. Il sindaco porterà oggi in giunta la proposta delle due candidature: se gli assessori daranno il via libera Cassioli e Chiaravalli entreranno in lizza per il riconoscimento, che verrà consegnato come da tradizione il 29 maggio in occasione della Festa della Lombardia.
Cultura, spot e sociale: Cassani punta su due cittadini gallaratesi sicuramente eccellenti a loro modo. Il maestro Chiaravalli è (ri)salito alla ribalta delle cronache lo scorso mese quando ha vinto da autore (per il secondo anno di fila) il Festival di Sanremo insieme a Francesco Gabbani e alla sua “Occidentali’s Karma”, scritta con l’artista e l’amico varesino di sempre Fabio Ilacqua.
La grande forza di Cassioli, invece, è cosa nota e il senso della sua candidatura è certamente da ricercare sì nei risultati sportivi che l’hanno senza ombra di dubbio reso il più forte atleta di tutti i tempi nello sci nautico per disabili (16 ori ai Mondiali e 17 agli Europei). Ma Daniele nel corso degli anni è diventato un autentico spot vivente della lotta alle barriere non solo architettoniche ma anche sociali che spesso emarginano le persone disabili, diventando anche promotore di numerose associazioni che si occupano di disabilità e di sport per disabili. Un campione sul campo di gara ma soprattutto nella vita.
Ora non resta che attendere che sbocci definitivamente la primavera e che si porti con sé le Rose più preziose della nostra regione, quelle medaglie dorate raffiguranti il simbolo della Lombardia incastonato di pietre preziose. Un vanto da far indossare al collo a chi con la sua esperienza è a sua volta un vanto per noi concittadini, portando in alto il nome della nostra terra in Italia, in Europa e nel mondo intero.