Noi varesini siamo fatti così: ignoriamo le cose belle che abbiamo di fianco, ma gridiamo al furto quando pensiamo che qualcuno ce le stia portando via. Ecco perché la notizia dell’abbandono da parte di Whirlpool del sito di Comerio ha portato scompiglio, in un territorio che l’ha vissuto come un mezzo tradimento.
Anche noi abbiamo raccontato quella storia. Abbiamo raccolto la preoccupazione dei lavoratori e le abbiamo dato voce. Abbiamo parlato del passato glorioso, di quando tra quegli edifici Giovanni Borghi girava in bicicletta e stringeva la mano ai campioni dello sport. Abbiamo ascoltato le istituzioni e messo nero su bianco le loro idee, i loro progetti, le loro proposte.
Abbiamo però deciso di raccontarla davvero tutta, quella storia: e questo è il motivo per cui ieri siamo andati a Cassinetta e ci siamo seduti attorno a un tavolo. Per ascoltare, capire, conoscere. E per dire che la storia d’amore tra la Whirlpool e il Varesotto non è finita, ma continua.
Per la prima volta ci sono state aperte le porte di un sito che è diventato un’eccellenza mondiale, per la prima volta abbiamo toccato con mano quello che succede ogni giorno qui, vicino a noi, a casa nostra. Ecco, cari varesini, una cosa bella che abbiamo di fianco. Ecco qualcosa di cui andare orgogliosi, ecco una storia che continua. L’eccellenza è qui. Accorgiamocene, una volta tanto.