e insieme sul palco: è arrivato il gran giorno dell’evento “Il Diavolo e l’Acquasanta”, organizzato dalla Fondazione Exodus (il cui fondatore è appunto Don Mazzi) di Gallarate e dall’associazione politico-culturale Agorà Liberi e Forti (di cui Nino, detto “Il Mullah”, è presidente onorario).
«Io farei volentieri il diavolo, ma Nino mi farà fare l’acquasanta?» si chiede don Antonio Mazzi, il sacerdote antidroga che questa sera salirà sul palco del Teatro Condominio di Gallarate insieme al notissimo esponente politico gallaratese, già assessore alle politiche sociali ai tempi dello “sbarco” di Exodus nella città dei Due Galli.
«Parleremo di temi che sono al di là del diavolo e dell’acquasanta, temi che riguardano i nostri figli e i nostri giovani» preannuncia don Mazzi. «Non solo – aggiunge Caianiello – sono temi che riguardano un po’ tutti. Anche noi».
Emergenze sociali, educative, legate al tempo libero e all’immigrazione: il sottotitolo della serata-evento infatti è “Gli adolescenti ci obbligano a pensare a un mondo diverso”, e l’obiettivo dichiarato di 4Exodus e Agorà è quello di raccogliere la somma di 17mila euro, necessaria per lanciare un progetto sul disagio sociale adolescenziale e giovanile. «Gli ultimi accadimenti – spiega il responsabile di Exodus a Gallarate (che aprirà la serata al Condominio insieme al presidente di Agorà ) – sia su scala nazionale che locale, esigono risposte dai cosiddetti adulti, verso i giovani per capire in che modo dobbiamo garantire loro un mondo, una società e dei rapporti diversi che prescindano dalle grosse conflittualità, dalle dipendenze e che siano veramente un modello e una testimonianza del vivere insieme».
Don Mazzi ammette: «Vorrei parlare ai giovani, soprattutto quelli borderline, per convincerli che la vita è bella». Si attende il pienone: già ben più di 500 i biglietti (a 5 euro) bruciati in prevendita. Quantomeno per la curiosità di scoprire chi è “il diavolo” e chi “l’acquasanta”…