Tentato furto all’asilo di Daverio: «È una vergogna, non se ne può più. Ai ladri dico: qui non c’è niente da rubare. Se vi servono pennarelli e album da colorare fatecelo sapere che vi facciamo recapitare un pacco. Quanto meno ci risparmieremo i danni da effrazione».
È il presidente della materna di Daverio a raccontare l’accaduto. «Nella notte tra sabato e domenica è scattato l’allarme della scuola – racconta – mi sono precipitato lì per controllare. Ho fatto il giro del perimetro esterno, sono entrato nell’istituto. Niente era fuori posto. Ho creduto si fosse trattato di un malfunzionamento dell’allarme: può capitare».
L’amara sorpresa è arrivata ieri mattina: «Eravamo nel nostro parco interno – raccontato Brugnoni – stiamo pensando di realizzarvi un orto didattico e stavamo valutando lo spazio a disposizione. E abbiamo notato che la rete di recinzione, confinante con i vicini campi da tennis, era tagliata. Lì abbiamo capito che non si era trattato di un falso allarme: qualcuno si è introdotto nella nostra proprietà per rubare ed è stato messo in fuga dall’antifurto».
Brugnoni si ferma un istante e aggiunge: «Ho corso il rischio magari di essere aggredito da qualcuno nel buio quella notte”. Il tentato furto ai danni della materna di Daverio arriva, purtroppo, dopo una lunga serie di colpi riusciti o tentati ai danni di tantissime scuole di tutto il territorio: da Luino a Varese, da Gallarate a Busto Arsizio, per citare i casi più eclatanti.
«È una vergogna, dovrebbero vergognarsi – spiega il presidente – Quando i bambini si sono accorti del taglio nella rete hanno capito che c’erano stati i ladri. Vedere la paura, vedere lo spavento su quei visi mi ha addolorato e fatto arrabbiare contemporaneamente. Che i piccoli si siano spaventati è il danno peggiore di tutta questa vicenda».
L’anno scorso la materna di Daverio fu saccheggiata «da vigliacchi – spiega Brugnoni – ci hanno rubato tutto il denaro raccolto in occasione della festa della scuola». Da quel momento «nell’istituto non c’è denaro mai – dice il presidente – i genitori pagano qualche spesa attraverso bonifici bancari: non c’è contante». Nemmeno le monetine della macchinetta del caffè. «Non c’è nemmeno del cibo, perché gli alimenti utilizzati per la mensa vengono consegnati quotidianamente. Non c’è nulla da rubare. Mi rivolgo direttamente ai ladri: non abbiamo niente».
Brugnoni chiude con una battuta amara: «Se questi malviventi mirano a pennarelli, pastelli a cera o album da colorare, ce lo facciano sapere in qualche modo: gli faremo recapitare un pacco. Non abbiamo altro. E l’allarme antifurto è sempre attivo e collegato alla vigilanza».