Nicolò Martinenghi non si ferma più. Dopo le emozioni del record italiano e della medaglia d’oro di martedì nei 50 rana, il 17enne di Azzate (compirà 18 anni il prossimo 1 agosto) ieri si è confermato anche sulla doppia distanza dei 100 rana. Nicolò si è messo al collo un’altra medaglia d’oro, ancora davanti ad un grande del nuoto azzurro come Fabio Scozzoli, e si è avvicinato al record italiano, pur senza batterlo questa volta.
L’investitura
Il varesino ha fermato il cronometro sul 59”46, a soli quattro centesimi dal record detenuto proprio da Fabio Scozzoli, un 59”42 centrato nel 2011 a Shanghai. «I record sono fatti per essere battuti – ha dichiarato lo sconfitto Scozzoli – e per Nicolò è solo questione di tempo».
Dettaglio non marginale: il 59”46 fatto registrare in finale garantisce ufficialmente a Nicolò il pass mondiale anche sulla distanza più lunga, visto che il tempo minimo per volare in Ungheria era 1’00”29.
Quindi di una cosa possiamo essere assolutamente certi: ai Mondiali di Budapest, in programma dal 23 al 30 luglio, vedremo Martinenghi impegnato sia sui 50 che sui 100 rana. Ma potrebbe non essere finita qui, perché sabato il giovane azzurro sarà nuovamente in vasca per tentare l’assalto ai 200, che non sono propriamente nelle sue corde, ma è meglio battere il ferro finché è caldo.
A margine di questa seconda cavalcata trionfale, Nicolò non ha nascosto l’entusiasmo: «Sono contentissimo, al record non ci ho neanche pensato, credevo non fosse nei miei standard per questi Assoluti. Ho fatto un ottimo tempo, niente da dire, quindi gara e campionato finora perfetti. Adesso mi riposo un paio di giorni poi torno in acqua per preparare i 200 di sabato».
In mattinata, dopo un comunque ottimo 59”84 in batteria, con cui aveva migliorato il suo primato personale precedente (59”89), Nicolò aveva confermato di avere ancora margine ed energie. E con il 59”46 del pomeriggio, Martinenghi piazza la seconda prestazione mondiale stagionale alle spalle del solito Adam Peaty (58’’″86): il guanto di sfida sembra ormai essere lanciato in previsione mondiale, perché sia nei 50 che nei 100 rana, Nicolò è a ridosso del leader mondiale delle due specialità.
«Margini per migliorare»
Da qui a luglio c’è tempo per lavorare, per migliorare, per sognare. Perché da promessa del nuoto azzurro, Nicolò si è già trasformato in solida realtà non solo nazionale, bensì mondiale.
Un passo enorme compiuto in un tempo brevissimo, che andrà gestito da qui fino all’estate insieme al suo allenatore Marco Pedoja, che commenta così la seconda impresa del suo allievo: «C’è un po’ di amaro in bocca per quei quattro centesimi, ci è mancato poco. Però è meglio avere dei margini di miglioramento. È ottimo che sia riuscito a fare due volte 59 in una sola giornata, deve abituarsi a spingere al mattino perché se ai Mondiali vai oltre il minuto poi guardi la finale dalla tribuna».
La pressione, come detto, andrà gestita: «Lui è consapevole dei suoi mezzi, ha dimostrato di saper gestire la pressione. Ora avrà due giorni per rilassarsi e sabato proverà i 200, che non sono la sua specialità però vuole provarci».
Ora gli obiettivi diventano sempre più grandi: «Si è affacciato sicuramente ad una situazione più ampia rispetto agli Assoluti Italiani, che ha vinto a dicembre ed ha confermato ora. Però guardiamo avanti, l’obiettivo stagionale sarebbe una semifinale mondiale, se non una finale».