Burocrazia senza occhi, parole e soprattutto cuore

Un 70enne già riconosciuto invalido al 100% e l’inutile visita a lui richiesta

Burocrazia senza cuore, per ottenere il contrassegno disabili per l’automobile un 70enne colpito da ictus, incapace di deambulare autonomamente, deve presentarsi all’Ats, ex Asl, per la visita di fronte alla commissione medica. «È una vergogna, ci vorrebbe più buon senso nell’applicare le leggi» tuona l’ex consigliere comunale , che ha preso a cuore nei giorni scorsi il caso di un suo conoscente, i cui familiari si sono rivolti allo sportello del movimento La Voce della Città di viale Cadorna.

Ai congiunti dell’uomo, colpito da un ictus e invalido al 100 per cento con tanto di certificazione della commissione medica della stessa Asl che ne attesta l’incapacità di deambulazione, non è bastato presentare la documentazione medica e il certificato del medico curante per ottenere il contrassegno disabili.

«Hanno avviato la pratica per il contrassegno solo per potergli far fare qualche giro in macchina e non dover stare sempre chiuso in casa – racconta Porfidio – ma dal comando di polizia locale, su indicazione della Asl, hanno detto che sarebbe servita anche la certificazione della commissione medica. Il punto è che è scandaloso e davvero vergognoso pretendere che una persona in quelle condizioni debba sottoporsi ad un’altra visita unicamente per certificare un’incapacità di deambulazione che è già stata verificata e accertata più volte. Con tutto quello che si sente a proposito dei falsi invalidi, grida vendetta e sa di beffa questo accanirsi della burocrazia in un caso così lampante. Basterebbe un pizzico di buon senso in più da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni».

Il leader del movimento La Voce della Città è da sempre schierato in prima linea a favore dei diritti dei disabili, e lo ha dimostrato in tante battaglie: stavolta nel mirino c’è l’eccessivo rigore nel rispettare alla lettera le norme sia da parte dell’Ats che del Comando di polizia locale.

Secondo il regolamento di attuazione del Codice della Strada infatti, il rilascio del contrassegno disabili è subordinato all’ottenimento, dall’Ufficio di Medicina Legale dell’Azienda Sanitaria Locale di appartenenza, della certificazione medica attestante la capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta, da allegare all’apposita domanda, indirizzata al sindaco del Comune di residenza.

L’appuntamento per la visita alla sede dell’Ats Insubria di viale Stelvio è già fissato per i prossimi giorni, ma per Porfidio «il contrassegno doveva essere già stato rilasciato».