Cartelli stradali, saracinesche di negozi, muri privati e pubblici, cassette del metano. Non c’è superficie che venga risparmiata dalle scritte e dagli scarabocchi realizzati da chi, evidentemente, non conosce le regole che il senso civico impone.
A denunciare la situazione che da qualche tempo a questo parte ha iniziato a prendere piede sempre di più a Gavirate è , segretario della Pro Loco e responsabile dell’ufficio dell’associazione presso la stazione ferroviaria delle Ferrovie Nord, un altro luogo dove purtroppo non mancano scritte di ogni tipo. Il volontario gaviratese sulla propria pagina Facebook e su quella pubblica di “Gavirate Viva” ha iniziato a documentare il fenomeno. «Perché non cominciare a cancellare tutte quelle orribili scritte presenti sui cartelli stradali, sui cancelli, sulle cassette del metano? – si chiede Ossola – basterebbe poco, solo un po’ di buona volontà e un po’ di diluente».
Lasciare proliferare scritte e scarabocchi insomma non è una buona idea; come si sa, degrado chiama degrado e si rischia che mezza Gavirate venga invasa. Si tratta per lo più di scritte senza apparente significato, se non magari nella mente di chi realizza gli scarabocchi stessi. «Le scritte sono un po’ dappertutto – racconta – sui cartelli stradali, sulle cassette del metano, anche sui cancelli: basta fare un giro a piedi per il paese per accorgersene.
Devo dire che sta diventando un fenomeno abbastanza significativo». Le scritte contribuiscono a dare un’immagine di degrado dei luoghi dove vengono realizzata e nel caso dei cartelli stradali di rendere poco visibile le indicazioni riportate sugli stessi. L’argomento ha ovviamente generato un dibattito sui social network, dov’è intervenuto con la sua testimonianza un ex commerciante gaviratese. «Tempo fa abbiamo ritinteggiato la saracinesca del nostro ex negozio – racconta Attilio – il risultato è che le scritte sono ricomparse poco dopo; non mi voglio arrendere, ma mi spiace buttar via dei soldi per far divertire altri».
La tecnica di Ossola è quella di cancellare subito le scritte che periodicamente compaiono sui muri della stazione. «Io cancello subito tutte le scritte – conclude il volontario della Pro Gavirate – se lo fai subito si stancano prima loro. Come compaiono le si cancellano e posso confermare per esperienza che poi la smettono». Non arrendersi all’inciviltà dei vandali e degli imbrattatori è il primo passo per difendere il decoro della città.