Regione Lombardia “consacra” Beata Giuliana: il nuovo ospedale (unico) sorgerà proprio lì. Ma gli attuali nosocomi di Busto Arsizio e Gallarate continueranno a vivere, ospitando le cure per i pazienti cronici. E Gallarate chiede una nuova strada di collegamento con Busto Arsizio
Primo «passo fondamentale», come l’ha definito l’assessore regionale al welfare , ieri a palazzo Lombardia alla riunione del comitato di pilotaggio del nuovo polo ospedaliero tra Busto e Gallarate. «È stata consacrata Beata Giuliana come area dove sorgerà l’ospedale e condivisa l’adesione all’accordo di programma che verrà promosso dalla Giunta» le parole di Gallera. L’accordo, fa sapere il sindaco di Gallarate , dovrebbe arrivare «entro fine anno».
All’incontro erano presenti i vertici dell’Asst Valle Olona, che hanno presentato una corposa relazione sulle esigenze sanitarie ed epidemiologiche del territorio, con tutte le valutazioni su ricoveri, parti, degenze, specialità, in vista del dimensionamento del nuovo ospedale, affiancate da alcune proposte su quali edifici degli attuali ospedali potranno essere mantenuti in capo all’Asst per ospitare funzioni sanitarie relative alle cronicità e alle lungodegenze. A Gallarate, ad esempio, si ipotizza il mantenimento del padiglione Trotti-Maino e dell’ala
storica che si affaccia su largo Boito, mentre a Busto Arsizio si parla, tra gli altri, del padiglione Bizzozero. «Il primo importante risultato l’abbiamo portato a casa, ora il nostro obiettivo è capire cosa fare dell’attuale sedime ospedaliero – sottolinea l’assessore all’urbanistica di Busto Arsizio – quello che abbiamo chiesto alla Regione è di valutare le ipotesi di riconversione di volta in volta con le singole amministrazioni, perché le peculiarità degli attuali ospedali sono diverse ed è giusto che le due vicende vengano trattate in maniera distinta».
Per Busto in particolare le priorità sono quelle di «mantenere servizi sul territorio» e far sì che «il quartiere rimanga vivo».
Gallarate punta il dito soprattutto sul problema dell’accessibilità e dei collegamenti stradali verso Beata Giuliana: «Busto è già servita, a noi non bastano il viale Milano e la superstrada – sottolinea il sindaco Cassani – La proposta su cui stiamo discutendo con la direzione infrastrutture di Regione Lombardia è la realizzazione di un nuovo collegamento che da via Filzi, attraverso un sovrappasso sulla 336 e sulla futura prosecuzione della 341, sbuchi alla rotonda dello svincolo della 336 in via Calatafimi».