Un viaggio nei giardini segreti

Un corpus di oltre trenta opere di Athos Faccincani, un tributo alla bellezza più celata di Milano

«Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle,questo basta – si legge nel “Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupery – per farlo felice quando lo si guarda».

La felicità si nasconde tra i fiori e nei giardini segreti e seducenti di Athos Faccincani, in mostra alla galleria Deodato Arte di Milano, dal 21 aprile al 27 maggio per la personale “Athos Faccincani. I giardini segreti”.

Un corpus di oltre trenta opere pittoriche, tra cui una serie di lavori inediti realizzati per l’occasione e dedicati ai giardini segreti di Milano. Nelle sue opere, Athos Faccincani intende «percepire il momento di gioia all’uscita dalla sofferenza, la sofferenza e la gioia e la felicità sono come una corda non tirata, ma lasciata nel vento, in ogni momento tutto può cambiare, per questo bisogna saper gioire al momento della felicità», come l’artista scrive in “Realtà, fantasia, sogno”.

I colori accesi, la luce vivace che invade la tela, la ricerca di una serenità e della pace nella natura caratterizzano l’opera pittorica di Athos Faccincani, che ha scelto il giardino come soggetto privilegiato della sua ispirazione artistica. In mostra i sette lavori inediti ad olio su tela che offrono idilliache vedute di Milano attraverso scorci inediti e suggestivi di grandi spazi verdi, tra cui il Parco Sempione, il Parco Lambro, e piccoli angoli caratteristici come si vede in “Tulipani

e luce nel Giardino di Villa Reale”. Si tratta di un omaggio alla città di Milano in cui si trova ancora la suggestione e il fascino dei giardini, resi più suggestivi attraverso un’esplosione di colori, come vediamo nell’opera “I Giardini della Guastalla e i colori dell’autunno” o panorami, dal sapore esotico, come “Giardino di Villa Invernizzi”, visitato da delicati fenicotteri rosa. L’arte di Faccincani è dunque un invito a cogliere la bellezza del quotidiano e ritrae la volontà di contrastare le situazioni drammatiche della vita. Atteggiamento che rappresenta una svolta nel suo percorso artistico, caratterizzato negli anni Settanta da uno stile vicino all’espressionismo, in cui si osservano toni cupi e di denuncia, legati al suo profondo interesse per realtà sociali difficili come quelle degli ospedali psichiatrici e delle carceri. Dagli anni Ottanta la sua ricerca si volge al colore e alla luce, in cui è possibile scorgere rimandi alla pittura impressionista. È dalla necessità di esprimere sentimenti di gioia che nascono i suoi soggetti classici, tra cui le tele dedicate ai paesaggi mediterranei come Positano, Santorini, Portofino, Venezia e alla seduzione dell’alba. Portofino con le sue campanelle, in cui il borgo sul mare è immerso in una natura rigogliosa adornata dal colore dei fiori. Athos Faccincani, nato a Peschiera del Garda nel 1951, sin dall’infanzia nutriva un vivace interesse per l’arte che ha approfondito lavorando come apprendista negli studi di diversi artisti e già nel 1971 esponendo la sua prima personale. Le sue opere sono state ospitate da prestigiosi musei in tutta Italia, in Europa, ad Amburgo, Londra, Madrid, Monaco, Montecarlo, Mosca, Parigi, Sofia, Vienna, Zurigo, negli Stati Uniti, a Chicago, Los Angeles, New York, San Francisco e anche Asia, da Dubai, ad Hong Kong, Singapore e Tokyo. Si ricordano le antologiche di Faccincani, al Parlamento Europeo di Strasburgo, al Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma, a Palazzo della Gran Guardia a Verona e le personali presso il Castello Sforzesco di Vigevano. Deodato Arte, via Santa Marta, 6 – Milano. Inaugurazione giovedì 20 aprile, ore 18.30

martedì – sabato 10.30-14.00 e 15.00-19.00 02 80886294.