Venerdì a Palazzo Estense si è tenuto un confronto fra l’assessore all’Urbanistica e Pianificazione territoriale e 100 di studenti del Laboratorio di Architettura e Composizione Architettonica del Polo di Lecco del Politecnico di Milano, accompagnati dai docenti Katia Accossato, Luigi Trentin e Luca Trabattoni.
Motivazione dell’incontro: progettare il futuro dell’Ex Aermacchi. «Abbiamo iniziato il sopralluogo partendo dal Castello di Masnago e facendo una passeggiata per il quartiere con taccuini e matita» spiega la professoressa, originaria, come il marito e collega, di Varese. «Attraverso il disegno abbiamo avviato un’esplorazione dello spazio urbano di Varese per una migliore comprensione delle sue potenzialità. Così abbiamo portato gli studenti all’Aermacchi con esperti che ci hanno accompagnato nelle zone produttive dismesse. Poi abbiamo visto il colle Campigli e il Palace Hotel».
L’idea è quella di far realizzare agli studenti un progetto per recuperare alla vita urbana quest’area centralissima ormai del tutto isolata proponendolo all’amministrazione e ai futuri potenziali acquirenti dell’area. Soddisfatto Civati: «Mi fa molto piacere vedere così coinvolti nel problema delle aree dismesse gli studenti, portatori di energia e creatività: a questo primo incontro ne seguiranno altri che forniranno numerosi stimoli per riqualificare l’area».
L’ex Aermacchi si compone di diversi capannoni industriali di varie epoche che vanno dai primi del Novecento fino agli anni Settanta; un’area abbandonata a metà degli anni Novanta, quindi acquisita dal gruppo Castiglioni e infine nuovamente in abbandono. Durante l’incontro in Comune è emerso il tema della memoria: «Non si può riqualificare un’area senza tener conto della sua storia» ha chiosato la docente «e pur senza la pretesa di imbalsamare nel passato gli edifici, è necessario ripensarli a nuova vita recuperando le tracce della loro identità pregressa».