Ristruttura casa e abbandona rifiuti e macerie nei boschi al confine tra Rancio Valcuvia e Brinzio. Ma il “furbetto” di turno questa volta ha commesso un errore: tra la spazzatura abusivamente scaricata è stato infatti trovato uno scatolone sul quale era ancora leggibile l’indirizzo del destinatario al quale era stato inviato materiale edile di varia natura.
Ora quella traccia è a disposizione degli agenti del comando di polizia locale di Rancio Valcuvia che stanno lavorando per risalire al destinatario del pacco e accertare così se sia stato l’uomo a scaricare l’immondizia oppure se sappia indicare il nome di qualcuno, magari di un dipendente dell’eventuale impresa edile che ha eseguito l’intervento di ristrutturazione, che possa essere l’autore «del gesto di assoluta inciviltà. Uno dei tanti che purtroppo registriamo spesso nella zona» commenta , noto come il “pulitore della Valganna”.
Marangoni, infatti, insieme a parecchi volontari sistematicamente è impegnato in giornate di pulizia dei boschi in Valganna e dintorni. Durante una di queste “escursioni” anti degrado e per la cura del patrimonio boschivo della zona il gruppo di volontari si è imbattuto nella discarica abusiva post ristrutturazione.
In mezzo al verde è stato scaricato di tutto: bidoni di idropittura (bianca, rossa e arancione) un lavandino, cartongesso, rulli, secchi, calce. Tutto buttato in un piccolo dirupo non particolarmente profondo a lato della Provinciale 62. Chi però ha gettato il tutto ha commesso quello che potrebbe essere il classico errore fatale: quello scatolone con tanto di indirizzo ben visibile che potrebbe portare gli inquirenti a individuare l’autore dello sversamento abusivo e quest’ultimo a dover pagare una salatissima multa che potrebbe ammontare a svariate migliaia di euro.
Un mese fa un gruppo di volontari aveva ripulito il tratto della Provinciale 39 che attraversa Caldana, nel comune di Orino. E il frutto della mattinata di lavoro dei volontari della protezione civile e dell’antincendio di Orino si è tradotto in oltre 30 sacchi di immondizia recuperati, con qualche solita “chicca” impensabile: televisori ed elettrodomestici in mezzo al bosco, abbandonati da chissà chi.