Sedici medaglie mondiali e dieci ori conquistati nelle ultime due edizioni iridate, ma Daniele Cassioli ha deciso di non fermarsi e nelle acque australiane ha deciso di battere l’ennesimo record: qualificazioni alla fase finale nella prova di figura di sci nautico, nuovo record del mondo.
«Se faccio in gara quello che metto in pratica in allenamento, non dovrei avere problemi» aveva detto prima di partire: di problemi non ce ne sono stati. Con gli sci o senza, in acqua come nella vita, la classe non manca e nella notte (con i risultati non ancora disponibili nel momento in cui siamo andati in stampa) sono arrivate anche le batterie nello slalom e nei salti. Per il nostro campione paralimpico – Cassioli è
non vedente – l’obiettivo è triplice: vincere, emozionare e far capire a chi è affetto da una disabilità che volere è potere, basta applicarsi. «Mi piacerebbe radunare le famiglie dei bambini con e senza disabilità, e dare loro la consapevolezza che tutto dipende da noi, che il nostro approccio indirizza la strada. A volte ho la percezione che non sia così, che le energie vengano disperse» ha detto prima di partire, ma non si è fermato aggiungendo «Una frase bellissima che ripeto spesso è quella di Robbie Williams: “La vita è troppo breve per avere paura”. Dico sempre anche di non lasciare a fattori esterni la nostra felicità. Dobbiamo essere consapevoli che il modo di interpretare la vita può fare la differenza. Io ho deciso che la cecità non può togliermi la felicità, infatti è una sfida che vinco io».
I follower su Facebook aumentano senza soluzione di continuità, Daniele non è solo un campione sportivo ma anche un eccellente comunicatore; la sua professione di fisioterapista – sì c’è anche questa – gli ha permesso di stare a contatto con una enorme quantità di persone, la cosa gli ha inevitabilmente permesso di avere una comunicazione semplice ed efficace anche sui social dove posta in maniera quotidiana foto, video e aggiornamenti sulle gare (è sufficiente cercare Daniele Cassioli su Facebook per averne una riprova diretta). Guai però a darò per sazio: «Nonostante le vittorie sento ancora viva la passione, la voglia di allenarmi in palestra e l’emozione che provo quando indosso gli sci. Pur essendomelo guadagnato, considero un privilegio potermi allenare ed essere in Australia per questi Mondiali».
Forse la vera chiave di volta è tutta qui. Crederci sempre, mollare mai.