Ci si chiedeva se la maggioranza si sarebbe presentata compatta dopo la debacle del consiglio comunale di giovedì, e così è stato. Unici assenti giustificati i consiglieri di Forza Italia e . Il presidente del consiglio comunale riapre la seduta dell’assemblea cittadina dalle dichiarazione di voto relative all’approvazione del rendiconto di gestione 2016.
Il consigliere dei 9.9 decide di non palesare la propria dichiarazione di voto mentre il consigliere di Città è Vita non si sottrae a questo compito. «È vero che il bilancio per sei mesi è inerente a quanto fatto dalla mia amministrazione e da sei dalla giunta Cassani – afferma Guenzani – Potrei votare a favore ma purtroppo le azioni di discontinuità presentate non portano delle migliorie». Interventi che a suo dire non rappresentano il bene dei cittadini gallaratesi e per questo «voteremo contro» sentenzia.
Il capogruppo del Partito Democratico evidenzia le motivazioni alla base del voto sfavorevole: «Da un lato è evidente come il bilancio abbia delle solide radici dovute a scelte prese dalla precedente amministrazione, ma non possiamo nascondere che ci sono delle zone d’ombra». Proprio per questo il capogruppo Pd presenta questi punti: «Ad oggi abbiamo un risultato di amministrazione pari a più di 1milione e 700 mila euro e l’organo di vigilanza ha espresso parere favorevole senza riserve – sottolinea Pignataro – questo vuol dire che il tanto decantato ammanco in realtà non esiste».
Da cosa deriva quindi il voto negativo del Pd? «Dagli interventi presentati che, a nostro parere sono insensati e alcuni addirittura contraddittori» conclude Pignataro. Il riferimento è ai tagli lineari alla cultura, il blocco del progetto legato alla biblioteca ed ad Amsc. «Ma per questo andrebbe convocato un nuovo consiglio» chiosa Pignataro. Forza Italia e Lega Nord confermano il voto favorevole espresso nella precedente assemblea cittadina prima della sospensione. Dei 22 presenti sono 14 i voti favorevoli (ovvero la maggioranza intera) e 8 quelli contrari.
L’ultimo punto in discussione è la mozione di Fratelli d’Italia sulla chiusura della frontiera di Cremenaga da parte delle autorità svizzere. Dopo l’invito del sindaco a rimandare la discussione in commissione, il capogruppo ritira la mozione.