I record sono fatti per essere battuti, ma anche quest’anno, in Promozione, nessun club è riuscito a superare i 78 (settantotto!) punti della Solbiatese Arno datato 2001/02.
La Castellanzese di Emiliano Palazzi si è dovuta “accontentare” di 76, uno in più della Varesina di Marco Spilli del 2012/13. Numeri impressionanti per campionati a sedici squadre, capaci di fotografare la forza di tre squadre che – in tempi differenti – hanno scritto grandi pagine del calcio varesino in Promozione. Alla compagine di Emiliano Palazzi è stato fatale il pareggio di Morazzone di domenica scorsa per eguagliare la Solbiatese, ma c’è da scommettere che in casa neroverde sarebbero ben felici di seguire le orme proprio dei neroazzurri e della Varesina, ovvero centrare l’Interregionale al primo anno di Eccellenza.
Perché a Solbiate Arno, proprio da quel trionfo in Promozione, sono state messe le basi per un decennio ricco di soddisfazioni in Interregionale. «Ero presidente dell’Arno Calcio e la Solbiatese era reduce da stagioni deludenti – ricorda Oreste Battiston, attuale sindaco e numero uno dei neroazzurri fino al 2014 – Decidemmo di unire le forze e allestire una squadra che potesse vincere la Promozione al primo tentativo, poi vincere l’Eccellenza e stabilizzarsi in D». Missione raggiunta subito: 78 punti frutto di 25 vittorie,
3 pareggi e 2 sconfitte, 99 reti realizzate e solo 15 subite. Unico cruccio? Aver mancato il gol numero 100 all’ultima giornata con la Cadrezzatese per “colpa” del rigore calciato alto da Jonathan Dainese. «Ha cercato il cucchiaio alla Totti ed è andata male», ricorda Battiston, mentre Mirko Borghese, portiere carismatico della squadra aggiunge: «Dainese aveva fatto con noi una scommessa: se ci avessero dato un rigore avrebbe tentato il cucchiaio. Invece ha scavato per terra e il pallone è arrivato a Varese…». A Varese proprio no, ma – come ricorda Gabriele Barassi, autore di quindici reti da centrocampista e del gol che ha sancito la promozione in Eccellenza nell’1-0 – «La palla è andata sopra la traversa. L’avessi calciato io avrei fatto gol».
La forza di quella Solbiatese, oltre ovviamente ai giocatori, è stata nell’organizzazione: Oreste Battiston, coadiuvato dal vicepresidente Carlo Franzi e dal ds Salvatore Marotta è riuscito ad offrire ai suoi giocatori un’organizzazione eccellente sia dal punto di vista delle strutture che delle persone. «Ancora oggi ricordo con grande commozione il magazziniere Colombo e sua moglie. Arrivava da anni di sconfitte e ogni volta che vincevamo una partita si commuoveva. Mi aveva preso sotto la sua ala protettiva perché aveva conosciuto mio papà vent’anni».
Borghese rivela poi alcuni aneddoti dello spogliatoio: «Eravamo un gruppo unito e dal primo giorno ci è stato detto che avremmo dovuto vincere il campionato. Io fui contattato da Marotta tramite Dainese a luglio e dissi subito di sì».
Squadra con tanti nomi ma nessuna “prima donna”: Saltarelli, il capitano, arrivava da trecento gare a Livorno, Bellavia da Monza, Gioppi, Dainese, Barassi erano giocatori di categoria superiore. E poi gli innesti di metà stagione portavano i nomi di Petrone e Formaini Marioni. Luigi Pogliana, tecnico arrivato in estate e non confermato nella stagione successiva per far posto a Corrado Cotta, si dimostrò un abile gestore, come ricordano Borghese e Barassi: «È stato molto intelligente a lasciare spazio a noi giocatori. Diceva di andare in campo e divertirci. Se negli spogliatoi c’erano degli screzi si riusciva a trarre l’energia per ripartire».
Dalle partite con Tradate (4-1) e Olgiate Olona (8-0) si capì dal principio che stagione sarebbe stata, con l’apoteosi arrivata appunto alla terz’ultima con la Sestese, seconda della classe: «Fu una partita che giocammo di sera e vincemmo grazie al mio gol – rivela Barassi – Di quella stagione conservo ricordi bellissimi». 4-4-2 il modulo utilizzato dal tecnico solbiatese, anche se Barassi aveva licenza di spinta: «Tra me, Gioppi e Dainese facemmo sessantacinque gol. Feci un gol straordinario con il Gavirate: sul rinvio di Crippa stoppai la palla di tacco a metà campo e calciai in porta. L’avessero fatto in Serie A ne avrebbero parlato per molto tempo…». Lo spirito di quel gruppo vive ancora oggi a distanza di quindici anni, con Borghese e Barassi che sono gli ideali portavoce: «Fu un qualcosa di straordinario. Un ringraziamento a Battiston, Franzi e a tutto lo staff, a partire dal magazziniere Colombo».
Questa la rosa della Solbiatese che dominò il campionato di Promozione 2001-2002: una stagione da record, con 99 gol fatti e 15 subìti che riportò la Solbiatese in Eccellenza ridando lustro ai colori neroazzurri. Il Chinetti, dopo tre stagioni di delusioni e retrocessioni, tornò a sognare con un gruppo di ragazzi che, allenati da una grande gloria del calcio italiano, Luigi Pogliana (ex terzino del Napoli), fu protagonista di una strepitosa cavalcata culminata nella promozione in Eccellenza.
: Mirko Borghese, Luigi Trezza. : Filippo Brera, Daniele Damo, Massimo Formaini Marioni, Mattia Marchese, Paolo Piazza, Mauro Saltarelli. : Giuseppe Bellavia, Carlo Calcagni, Hafed Chouni, Alessandro Felisatti, Alessandro Ghionna, Massimo Martinelli, Cristian Piazzi, Daniele Rossini, Daniele Tosetto. : Gabriele Barassi, Giacomo Croci, Jonathan Daniese, Jari Giobbi, Giovanni Mazzucca, Francesco Mele, Luigi Petrone, Marco Soragna. : Luigi Pogliana. : Oreste Battiston. : Carlo Franzi.
: Salvatore Marotta.