Grande successo domenica per il workshop intitolato “Capelli che fare”, al quale hanno partecipato non solo professionisti del settore ma anche gente comune interessata a un problema diffuso e sentito come la perdita dei capelli.
Il convegno che si è svolto a Solbiate Olona, è stato organizzato da Sitri, la società italiana di tricologia, in collaborazione con i centri Cr Lab, i laboratori Cesare Ragazzi, dell’Insubria (Busto Arsizio, Novara e Lugano). Tra i più apprezzati, l’intervento di Claudia Cassia, fondatrice dell’associazione Alopecia & Friends, la quale ha raccontato la sua esperienza e il suo caso, uno dei pochi al mondo con la perdita di tutti i capelli e dei peli in soli dieci minuti, a causa della Alopecia Areata di origine genetica, che l’ha vista, a soli tre mesi dalle nozze, restare senza capelli.
La sua forza d’animo e il non volersi mai arrendere l’hanno portata a conoscere Sitri e poi il Cr Lab. «Sono una persona completamente libera da condizionamenti – ha raccontato Claudia Cassia – e non faccio pubblicità a nessuno; ma voglio essere chiara e trasparente nel dire che i professionisti del Sitri e l’incontro con Cr Lab mi hanno cambiato la vita realmente. Si tratta di persone che sanno quello che fanno e garantiscono dei veri risultati; è anche grazie a loro che trovo la forza di combattere la mia battaglia nel chiedere al Ministero della Salute che una malattia come l’alopecia areata diventi una patologia riconosciuta».
Al convegno varesino sono intervenuti anche Andrea Vanni, segretario nazionale del Sitri e Angelo D’Andrea, direttore operativo di Cr Lab, il quale ha dimostrato come il sistema protesico Cnc, riconosciuto dal Ministero, brevettato e realizzato da Cesare Ragazzi Laboratories rappresenti l’unica valida ed efficace alternativa nei casi più gravi, dove nemmeno la chirurgia è in grado di arrivare.
Molto seguito è stato anche l’intervento del professor Andrea Marliani, specialista in dermatologia e endocrinologia, il quale ha spiegato non solo le cause endocrine e genetiche che possono portare alla caduta dei capelli, ma soprattutto i risvolti psicologici e psichiatrici che tale perdita può avere sui singoli soggetti.
Tante le domande seguite all’approfondita relazione di Marliani che ha suscitato parecchio interesse tra il pubblico.
«Essere calvi oggi – ha concluso il professore – è solo ed esclusivamente una scelta; prevenzione e cure oggi consentono realmente di dire che essere calvi non è più un obbligo biologico».