I giovani, il lavoro, le nuove tecnologie, l’evasione fiscale, la riorganizzazione del sindacato: sono tanti i temi affrontati ieri al Consiglio Territoriale Cst UIL Varese, al quale era presente anche il Segretario Organizzativo Nazionale .
Temi che anche se appaiono distanti ci riguardano da vicino ha spiegato , Segretario Generale Uil Varese: «Temi come il G7, il protezionismo ci toccano da vicino: tutto il capitolo del protezionismo annunciato da Trump, se così sarà, avrà un forte impatto sulle nostre imprese per le quali le esportazioni sono fondamentali». Poi c’è il capitolo interno che deve essere affrontato: «La popolazione non cresce e invecchia sempre di più – ha aggiunto Massafra – e questo genera forti preoccupazioni se guardiamo al futuro: bisogna attuare una nuova politica dell’accoglienza
anche per far fronte a questi problemi». Se sempre meno persone lavorano ci saranno anche sempre meno risorse per pagare le pensioni: «Bisogna rilanciare l’occupazione: serve una politica economica seria e stabile, che produca effetti duraturi. Il Jobs Act ad esempio non ha portato ad effetti nel lungo tempo: finiti gli incentivi le persone sono tornate ad essere disoccupate. Ora Confindustria chiede la defiscalizzazione di tre anni per i giovani: poi torneremo alla stesso punto. Noi chiediamo misure stabili per rilanciare l’occupazione, attraverso un abbassamento della tassazione sui salari, investimenti nelle infrastrutture e politiche per i giovani».
Bene, a questo proposito, la legge sull’alternanza scuola-lavoro «una buona legge – ha sottolineato Massafra – ma deve essere gestita non solo dalle parti datoriali». Ne è fermamente convinto l’intero sindacato che due giorni fa, all’assemblea generale dell’Unione Industriali, ha anticipato al presidente Riccardo Comerio «l’intenzione di costruire un tavolo affinchè tutte le parti sociali vengano coinvolte nella gestione dell’alternanza scuola lavoro: i ragazzi delle scuole superiori sono il nostro futuro e il futuro del nostro paese. Per questo è importante che tutti lavoriamo in questa direzione con il massimo spirito collaborativo per far sì che questa legge possa davvero funzionare bene e dare ai giovani una concreta opportunità».
Certamente perché le cose possano davvero funzionare anche il tema della tassazione va rivisto: «Bene abbattere il cuneo fiscale come chiede Confindustria, e la tassazione sugli stipendi dei lavoratori per rilanciare i consumi, ma noi vogliamo sottolineare anche l’importanza di far fronte a un’evasione fiscale che si aggira intorno a 250 miliardi l’anno: non basta una lettera per richiamare i capitali, servono controlli e politiche serie».
C’è tanto dunque da ripensare in questo paese e in questa economia: «Anche noi come sindacato ci stiamo ripensando: anche noi siamo troppo burocratizzati e con troppe sovrastrutture: servono invece livelli territoriali snelli che sappiano ascoltare il mondo e la società. Anche per questo abbiamo deciso come Uil di aprire le sedi ai giovani e a chiunque abbia voglia di parlare, per un confronto con la società».