Trasferta a Gualdo, in provin cia di Macerata, domenica, per il sindaco di Brenta , invitato dal collega marchigiano Giovanni Zavaglini a inaugurare la piazza principale del paese, ricostruita dopo il terremoto.
Tra i due Comuni è nato una sorta di gemellaggio, con Brenta impegnata a raccogliere fondi per inviare a Gualdo dei moduli prefabbricati utilizzati a Expo da trasformare in centro aggregativo per il piccolo paese devastato dal sisma. Ballardin ha avuto modo di parlare del progetto anche con il responsabile della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio, anche lui presente alla cerimonia. Il primo cittadino di Gualdo, nel suo intervento, ha ringraziato in modo particolare, l’iniziativa portata avanti dal Comune di Brenta, la quale ha ottenuto anche il sostegno del prefetto di Varese Giorgio Zanzi, ringraziato pubblicamente da Ballardin nel suo discorso.
«Il prefetto di Varese – ha affermato il sindaco di Brenta – ci sta dando una mano coinvolgendo la Croce Rossa nazionale e regionale e ho avuto anche rassicurazione dal dottor Curcio, circa la disponibilità della Protezione Civile nazionale per il trasporto di sette moduli da Milano a Gualdo».
L’ambizioso progetto promosso da Brenta insomma sta andando avanti, diventando di fatto un’iniziativa di respiro nazionale.
«È stato un giorno importante per noi, per la nostra comunità e per il comitato che sta raccogliendo le risorse necessarie – spiega Ballardin – ma anche per la provincia di Varese che ha potuto esprimere in questo modo, una concreta dimostrazione di vicinanza e di solidarietà attiva, non solo al sindaco di Gualdo ma anche al responsabile della Protezione civile Fabrizio Curcio che ci ha ringraziato per la nostra presenza».
Il primo cittadino di Brenta è rientrato dalla trasferta di Gualdo alle 4.30 di ieri mattina. Un viaggio emozionante nel cuore di una terra colpita duramente dalla violenza distruttrice del terremoto dello scorso agosto; i due sindaci hanno visitato insieme la zona rossa.
«L’impatto della visita a Gualdo è stato sconcertante in quanto a prevalere in questa condizione è lo stato di grave silenzio che è la battaglia più importante da combattere» osserva il sindaco di Brenta che è tornato in Valcuvia ancora più motivato nel portare a termine il progetto solidale in favore della popolazione terremotata. «Siamo tornati a casa stanche ma motivati a proseguire con determinazione la nostra azione di solidarietà – conclude – avendo imparato che dal coraggio dei più piccoli e dalla determinazione di una comunità, c’è una grande potenzialità».