A meno di un anno dalla sua inaugurazione «La casa del sorriso» diventa un’eccellenza regionale: nata ad ottobre accanto all’ingresso del vecchio ospedale di Circolo ha già ospitato oltre cento famiglie di bambini che arrivano a Varese da tutta Italia per ricevere le migliori cure offerte dai diversi reparti degli ospedali cittadini.
Audiovestibologia in primis.
Proprio un piccolo paziente dell’audiovestibologia domenica ha festeggiato qui, nel giardino de La casa del sorriso, il suo quinto compleanno assieme agli amichetti dell’asilo (quello di Giubiano, naturalmente), cui la famiglia lo ha iscritto per gli oltre sette mesi di permanenza a Varese tra costruzione del suo apparecchio cocleare e il percorso di riabilitazione con la logopedista.
«L’idea che un bambino possa festeggiare il suo compleanno qui, con i suoi amici, come fosse a casa, rende bene l’idea del clima che le famiglie respirano qui, dove si sentono accolte e a proprio agio, come in una casa vera», spiega Emanuela Crivellaro, la portavoce del Ponte del Sorriso che ha ideato e realizzato questo servizio di «housing sociale».
Per realizzarlo la Asst Sette Laghi, proprietaria dell’immobile al civico 12 di via Rocci (ex casa dei dipendenti), ha concesso il comodato d’uso gratuito della palazzina al Ponte del sorriso che in cambio l’ha ristrutturata da capo a piedi per realizzarvi dodici mini appartamenti completi di tutto, destinati ad ospitare le famiglie dei piccoli pazienti dell’ospedale provenienti da tutta Italia, a Varese anche per mesi per curare i loro bambini.
I 12 appartamentini sono sempre occupati «e purtroppo ci è anche capitato di dover respingere alcune richieste», racconta la Crivellaro. Ciascuno conta di tre posti letto, con cucina e bagno. Come un residence la palazzina, tutta gialla, dispone di un locale lavanderia con lavatrici e asciugatrici a disposizione delle famiglie, mentre all’esterno è stata allestita una piccola area verde con giochi per i bambini. É prevista la pulizia finale degli appartamenti e cambio settimanale della biancheria da casa. «Non è richiesto alcun canone di affitto, ma un versamento di 15 euro al giorno a titolo di rimborso utenze e spese e di 100 euro quale cauzione, che verranno restituiti al momento della partenza, dopo aver controllato che l’appartamento sia in ordine», assicurano i promotori che hanno ricavato la reception con l’ufficio dell’associazione al piano rialzato.
E poi ci sono i volontari che, se necessario, nel pomeriggio aiutano i piccoli nel ripetere gli esercizi assegnati dai logopedisti.
«Occuparsi di queste famiglie è estremamente gratificante – racconta la Crivellaro – accogliamo soprattutto famiglie del reparto di audiovestibologia, all’inizio spaventati, smarriti e pieni di speranze. Li aiutiamo a sentirsi a casa, ad avere fiducia, e si aiutano molto tra di loro, con il confronto».
Tanto che per mercoledì sera hanno organizzato una festa, i cui dettagli sono segretissimi, per ringraziare i volontari del Ponte del sorriso.