«Adesso subito al lavoro per far tornare grande Tradate». Un vagamente “trumpiano” in Comune a Tradate, portato in trionfo dai militanti del centrodestra e dal gotha provinciale leghista accorso in massa per celebrare il grande ritorno dell’ex sindaco.
«Non è che dall’altra parte c’era la Clinton, c’era la Cavalotti. Prima di tutto ringrazio tutti i cittadini che hanno votato nonostante fosse il 25 giugno, perché è vergognoso che chi ha in testa solo i propri interessi continui da tre anni a mandarci a votare per il sindaco quasi al mese di luglio – le prime dichiarazioni del neo-eletto primo cittadino Dario Galli – da domani si comincia a lavorare, mantenendo le promesse fatte, per ripartire dove eravamo rimasti e far tornare grande Tradate».
Si festeggia e si brinda, sì, ma Galli pensa già a mettersi al lavoro, di vincere proprio se lo sentiva: «I numeri dopo il primo turno erano chiari, è un peccato per pochi voti aver rinviato di 15 giorni la vittoria. Francamente mi aspettavo che gli uscenti prendesse anche meno». C’è anche un po’ di rivincita personale, visto tutto quello che è successo in questi anni con la storia del “buco”, o presunto tale, in Provincia di Varese? «Non sono cattivo come loro, ma è chiaro che qualche ragionamento lo faremo. Io non sono vendicativo perché la vita è una, e non ho tempo da perdere per queste cose, sono loro che hanno vissuto male questa vicenda».
Sul confronto tra due esperienze amministrative torna anche , senatore della Lega Nord e predecessore della Cavalotti: «Dopo cinque anni sprecati, di cattiva opposizione da amministratori, la città li ha puniti. Ha punito un modo di amministrare fatto di cattiverie e rimproveri, senza progetti. I tradatesi con il loro voto hanno detto: il passato, tanto criticato, ci appartiene, e contiene le radici del futuro. Cinque anni di cattiverie cancellati con il voto popolare».
Mentre i festeggiamenti del centrodestra impazzano, anche con qualche cartello poco elegante (“trombata”), pochi minuti prima dell’una, quando i dati diventano definitivi, esce dal suo ufficio accolta da un applauso e da un coro “Laura, Laura” dei suoi fedelissimi. «Io sono soddisfatta, dopo essermi messa al servizio della città con una lista civica sostenuta dia partiti di centrosinistra. Pago l’incidenza di un clima nazionale sfavorevole, ma rivendico i valori della mia amministrazione, che sono quelli del rispetto delle leggi e della legalità, come dimostra l’intervento della Corte dei Conti e il risanamento dei conti effettuato. Un lavoro che rivendico e che continuerò a fare in consiglio, dove sarà portavoce dei cittadini che ci hanno sostenuto».
Pochi minuti dopo, il coro è molto più forte, ed è “Dario, Dario”. Ma il risultato di Tradate ha un valore che va oltre i confini della cittadina. Il segretario provinciale della Lega Nord prima ironizza («aspettiamo il comunicato della segreteria provinciale del Pd in cui diranno che non è andata così male…») poi si fa serio: «Ricordo ancora cinque anni fa, quando in Comune c’erano i sostenitori del centrosinistra mischiati agli attivisti dei centri sociali che festeggiavano la nostra sconfitta, ora abbiamo ripulito Tradate e il nostro compito sarà di tenerla in modo decoroso». Lo sguardo va subito a Villa Recalcati: «Stamattina Vincenzi abbia la decenza di presentare le dimissioni e prendere atto che non rappresenta più né la popolazione né gli amministratori».
Sul fronte opposto il segretario provinciale Pd : «Il mio pensiero è rivolto a Laura Cavalotti, che ringrazio molto per la generosità con la quale, insieme alla sua squadra, si è dedicata alla città di Tradate. Grazie anche al Pd che in questi anni si è dimostrato un’importante forza di governo. Auguri di buon lavoro al neo sindaco Galli: sono certo che il centrosinistra non mancherà di fornire il suo contributo per il bene della città».