Software and System Engineer Team New Zealand, con questa dicitura troviamo il nome del varesino Fabrizio Marabini. Una qualifica difficile per i profani, resa più semplice se si pensa che il nostro concittadino è ingegnere, e semplifichiamo molto, all’interno della squadra e sulla barca che ha vinto l’America’s Cup. 22 anni dopo la prima volta, 17 dopo l’ultima, è festa nazionale in Nuova Zelanda, una festa che parla anche un po’ italiano perchè oltre a Marabini sono ben 8 i membri dello staff nostri connazionali.
Mentre gli avversari ingaggiavano a colpi di dollari dei super professionisti appagati dai successi, i kiwi hanno puntato su un blocco di giovani che sognavano il rilancio e la rivincita di una nazione che vive per questo sport. Gli All Blacks del mare hanno surclassato la defender Oracle Team America conquistando il trofeo con il nettissimo punteggio di 7-1: Peter Burling, 26enne esordiente in Coppa America, contro James Spithill, 37enne australiano, nonostante la diversa esperienza non c’è stata partita e la 35° edizione è volata via contro ogni pronostico. Nella 36°, che si terrà tra 3 o 4 anni a seconda della scelta dei neozelandesi, parteciperà anche Luna Rossa che è stata designata come sfidante ufficiale: l’annuncio arriva direttamente dalle Bermuda dove Patrizio Bertelli, patron del team, ha assistito al trionfo neozelandese.
L’imbarcazione italiana aveva rinunciato a partecipare all’edizione del 2017 per il cambiamento delle regole che ora cambieranno ancora vista la vittoria dei kiwi, Luna Rossa parteciperà alla competizione per la quinta volta nella sua storia (precedenti 2000, 2003, 2007, 2013) e sarà probabilmente guidata dallo skipper Max Sirena; in qualità di prima sfidante, sarà anche il rappresentante di tutti i challenger che si aggiungeranno nei prossimi mesi. In qualche modo quindi, la vittoria del varesino Fabrizio Marabini è
una vittoria che riapre le porte della vela che conta alla nostra nazione che ha già dimostrato di appassionarsi a questo sport diverso da quelli comunemente seguiti. Per i Kiwi si tratta del 3o successo dopo quelli del 1995 a San Diego contro Sail America e del 2000 in casa ad Auckland contro Prada Challenge, mentre per il velista 26enne (più giovane vincitore nella storia) si tratta di un altro importantissimo riconoscimento dopo l’oro alle Olimpiadi di Rio nella categoria 49er.