– Dopo vent’anni tornano i baffi al “Borducan”: da due settimane Riccardo Santinon è ufficialmente il nuovo gestore dello storico albergo-caffetteria liberty sulla via della Beata Caterina Moriggi, inaugurato nella sede attuale nel 1924 e attivo anche come ristorante. Una notizia nell’aria da qualche tempo, da quando si intravedeva nei fine settimana armeggiare l’ex assessore al Verde Pubblico dietro al bancone che fu per tanto tempo il quartier generale del leggendario Bruno Bregonzio, mancato nel ’97,
zio di Armando Bianchi, proprietario con la moglie Mirella come anche del vicino Hotel “Colonne”. «Stavano cercando un gestore» spiega Riccardo, che ogni giorno arriva a Santa Maria del Monte dalla sua Lissago. «Ci conoscevamo da tempo. Tre mesi fa ho iniziato a salire al Borducan a dare una mano per vedere se la cosa era fattibile: così oggi intraprendiamo insieme questa nuova avventura in uno spirito di continuità, perché è mia precisa intenzione ripercorrere la storia del Borducan per farla amare e riscoprire ai varesini». Il Borducan, chiuso pochi mesi prima, aveva riaperto il 1° giugno 2014: erano stati gli stessi Armando e Mirella a riprenderne la conduzione. Fiero e determinato, forte dei suoi 34 anni e deciso a voltar pagina dopo la fortunata esperienza politica che l’aveva consacrato fra gli amministratori più graditi della giunta Fontana nonostante il breve mandato – dal dicembre 2014 al giugno 2016 – SuperSantinon ha raccolto una vera e propria sfida, anche considerando il periodo non propriamente facile per il Sacro Monte attualmente penalizzato da una frana. «La stagione stenta a decollare non solamente per il cantiere in via del Ceppo, o per i parcheggi a pagamento nel fine settimana, che noi commercianti possiamo anche permetterci, un po’ meno i dipendenti; il problema è anche far capire che l’accesso al borgo non è chiuso: la gente ci telefona in continuazione per sapere. Al Sacro Monte si arriva tranquillamente in funicolare, in autobus e in macchina; si può parcheggiare in piazzale Pogliaghi e accedere accede al borgo da via Fincarà o da via Sommaruga». Una laurea in scienze del turismo, un anno di esperienza lavorativa in Australia, parecchi viaggi, Riccardo è figlio d’arte: ha condotto assieme ai genitori fino al 2010 l’Hotel “Relais sul lago”; il nonno era il proprietario del “Crotto” negli anni Cinquanta, la nonna gestiva un bar trattoria all’ingresso vecchio dell’Ospedale di Circolo, in viale Borri. «I clienti arrivano raccontando ognuno un pezzo di storia vissuta: in questo periodo molti ricordano il registro che Bruno teneva con la sorella Anna con le date degli esami, per tenere in riga gli studenti». Lo accompagna nell’avventura il fratello Maurizio, specializzato nella cucina bosina: fra ragù d’anatra, cacciagione, pasta fatta in casa al Borducan con lui si potranno riscoprire i sapori un po’ retrò di Varese, unitamente alla scelta dei vini, di cui si occupa personalmente Riccardo. E il 12 luglio, in occasione del compleanno dello chef, verrà inaugurato ufficialmente il locale, che proporrà serate a tema al mercoledì e serate a lume di candela benedette dalle rose bianche e l’incanto lacustre all’orizzonte, il mitico carillon che accompagnava Bruno nel servire l’Elixir ai clienti più affezionati bene in vista sul bancone.