L’ultimo saluto a Busto a Flavio Sottrici . «Viviamo fino in fondo, come lui»

Alle esequie il presidente di Univa Riccardo Comerio. Antonelli, assente per un disguido: «Figura importante per Busto»

– I massimi vertici dell’Unione Industriali della Provincia di Varese, dell’Università Cattaneo-Liuc e del mondo “rotariano” all’ultimo saluto della città per Flavio Sottrici, che si è celebrato ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Sant’Edoardo.

Una cerimonia sobria e riservata, proprio come volevano i familiari: nessuna fotografia ma solo un libro aperto all’ingresso del cortile della chiesa, per consentire ai presenti di lasciare un ultimo ricordo scritto di Sottrici, scomparso a 87 anni nella notte tra venerdì e sabato. «La morte è uno strappo doloroso e un momento drammatico, ma non è l’ultima parola – ha affermato nella sintetica omelia il sacerdote di Sant’Edoardo che ha officiato le esequie – come ha vissuto lui fino in fondo, così dobbiamo impegnarci noi».

Al capezzale della moglie di Flavio Sottrici, Luisella Alloni, e dei figli Francesco e Raffaella, c’era il “gotha” dell’industria bustocca e varesina: il presidente di Univa Riccardo Comerio e il direttore Vittorio Gandini, il past president Marino Vago, l’ex direttore generale Antonio Colombo, già con Sottrici nell’Unione Bustese Industriali, il presidente della Liuc Michele Graglia con il rettore Federico Visconti, il senatore e sette volte sindaco di Busto Arsizio Gian Pietro Rossi, oltre ad una nutrita rappresentanza di personalità legate alla Liuc, l’ateneo di Castellanza sorto su un’idea di Sottrici, al mondo confindustriale e a quello “rotariano” (già presidente negli anni ‘80, l’imprenditore bustocco era un assiduo frequentatore delle conviviali del Rotary Club La Malpensa). Assente una rappresentanza ufficiale dell’amministrazione, anche se il sindaco Emanuele Antonelli fa sapere che si sarebbe trattato «soltanto di uno spiacevole disguido dell’ultim’ora».

Il sindaco di Busto esprime infatti «a nome della città la vicinanza alla famiglia nel dolore» per la scomparsa di quello che definisce «un personaggio importante» per Busto Arsizio.