– Uno scenario serale unico, come la scalinata della chiesa di Santa Margherita, nel centro cittadino di Cadrezzate, con alle spalle il lago di Monate e davanti un folto pubblico.
In questo contesto si è svolta la sfilata di dieci modelle, che hanno reso omaggio alla memoria delle donne vittime di violenza. Una manifestazione che ha visto il nostro giornale nelle vesti di media partner, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, dall’associazione giovanile Cadrezzate nel Cuore, in collaborazione con le associazioni Violenza Donna, Aisu e Altra Me.
Tre sodalizi composti da persone che non si risparmiano mai quando c’è da aiutare una donna vittima di violenza; persone sempre presenti, disponibili e di grande cuore. Tanta gente ha voluto partecipare alla particolare sfilata, al termine della quale sono intervenuti il sindaco e il consigliere delegato al Turismo . «Vogliamo complimentarci con i giovani di Cadrezzate nel Cuore – hanno detto – per aver portato, attraverso una sfilata di moda, una tematica così tristemente attuale; è significativo che i nostri giovani abbiano voluto affrontare questo argomento».
L’evento ha avuto luogo all’interno della terza edizione dei Giovani in Festa organizzata sempre da Cadrezzate nel Cuore, con musica dal vivo e buon cibo a fare da contorno. Manifestazione preceduta a sua volta dall’arrivo in paese di una tappa della corsa Varese Campo dei Fiori. Sul parco comunale affacciato sul lago di Monate, hanno sfilato ben 117 auto d’epoca e una ventina di Porsche per uno speciale tributo.
«Un grande grazie al presidente di Cadrezzate nel Cuore Simone Butera e a Marco Todesco, Marco Simonetta, Francesca Bianchi e Vittorio Amoruso, oltre a tutti gli altri giovani – conclude Squizzato – per la buona riuscita della manifestazione; un grazie affettuoso a Roberta Donati e Kiki Rovere Andrade per aver realizzato la sfilata e a Silvia Schiavoni per la collaborazione e la professionalità. Grazie anche al quotidiano La Provincia di Varese, media partner dell’evento e al suo editore Piero Galparoli».