– Il nigeriano Alexander colpisce ancora: ieri mattina si è sdraiato al centro della piazza Vittorio Emanuele come se fosse in spiaggia. Le sue “performance” scatenano le polemiche politiche.
Neanche il tempo che il caso del nigeriano processato per direttissima e rispedito nel centro di via dei Mille con obbligo di firma tre volte alla settimana finisse all’attenzione dell’Italia grazie al rilancio della notizia da parte del leader della Lega Nord Matteo Salvini («Risorsa straniera nuda e ubriaca picchia i passanti, a Busto Arsizio. Come diceva la Boldrini? Che “ci offrono uno stile di vita che presto sarà il nostro”?»), che il trentenne Alexander veniva avvistato in piazza Vittorio Emanuele, steso in mezzo alla piazza a leggere il giornale come se fosse in spiaggia.
Invitato a sloggiare dagli agenti della polizia locale, ha subito scatenato un nuovo putiferio “social”. «Una sola parola si può dire: basta – il secco commento del vicesindaco Stefano Ferrario – sta diventando una presa in giro dei cittadini, delle istituzioni, della città. Siamo costretti a far muovere la polizia locale, distogliendola da compiti ben più seri, per star dietro a soggetti come questo? E il Pd ha ancora il coraggio di difendere queste situazioni? Spero che si mettano a leggere i commenti delle persone sul mio profilo Facebook e si vergognino un po’».
Ferrario fa anche un passo in più nella polemica contro i “Dem”: «Ormai la gestione dei migranti è fuori controllo e siamo costretti a mettere in allerta le forze dell’ordine per monitorare la situazione. La mia proposta è di metterli su un pullman e trasferirli nei Comuni governati dai sindaci del Pd, che sicuramente li accoglieranno, in linea con il loro governo e i loro leader».
Alle accuse di “buonismo” e di responsabilità per quanto accaduto, lanciate dal vicesindaco Ferrario e da esponenti di Busto Grande e Fratelli d’Italia, rispondono a tono i quattro consiglieri comunali del Pd Cinzia Berutti, Massimo Brugnone, Valerio Mariani e Valentina Verga: «Ci chiediamo come potremmo essere responsabili dal momento che a gestire il Centro di Accoglienza Straordinaria di Busto e ad amministrare la città non siamo noi, ma ancora una volta invitiamo il sindaco a non lasciarsi sopraffare da alleati che continuano solo a gridare slogan senza poi però fare nulla».
Un altro invito ad Emanuele Antonelli a “scaricare” gli alleati meno moderati: «Aderire ai progetti Sprar, come da noi proposto, avrebbe permesso al Comune di avviare collaborazioni con i soggetti del “terzo settore” che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione di interventi di accoglienza ed integrazione. Non solo: non ci sarebbero stati ulteriori arrivi in città e avremmo avuto accesso ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo. Ma forse è meglio avere un centro come quello di via Dei Mille da utilizzare come spot elettorale quando non si sa affrontare il problema?».
Ma i “Dem” non si sottraggono dal commentare le intemperanze del nigeriano Alexander: «Non ci interessa comunque partecipare al “gioco” di chi scarica meglio la responsabilità sull’altro – spiegano i consiglieri – Il ragazzo ha sbagliato. È stato fermato e processato per direttissima. Come tutte quelle persone italiane e immigrate che sbagliano in questo Paese. Quell’immigrato non è meglio né peggio di un italiano che commette qualsiasi tipo di reato. Va perseguito per ciò che ha fatto, non per chi è. Quindi chiediamo: oltre che gridare allo scandalo, cosa intende fare qui e ora l’Amministrazione per governare e non soltanto subire il fenomeno?».