– I ragazzini gli avevano scritto una lettera e il sindaco li ha ricevuti in ufficio. È andato in scena mercoledì pomeriggio in municipio l’incontro tra il sindaco e i giovanissimi promotori della lettera nella quale erano state segnalate tutte le mancanze del Comune, in particolare in fatto di manutenzioni e decoro urbano. Ma anche sicurezza. Problemi relativi alla frazione di San Salvatore.
Astuti non ha perso tempo e li ha convocati in ufficio illustrando le prossime mosse rispetto alle questioni sollevate dai piccoli di San Salvatore. «Mi premeva affrontare insieme a loro le problematiche sollevate – sottolinea Astuti – Nel concreto ho dato mandato ad assessori e responsabili degli uffici di intervenire nella risoluzione di queste criticità».
Sono diversi i disagi raccolti nella lettera di protesta. Dalla scarsa cura del prato al parco di via Doria, alle buche nelle strade, all’assenza di dissuasori di velocità in alcuni punti della viabilità locale, alla mancanza di pensiline. «È possibile – ha spiegato il sindaco Astuti – dare alcune delle risposte nell’immediato; per altre è necessario più tempo». È andato anche nello specifico: «Faremo in modo – ha detto – che vengano inseriti meccanismi per diminuire la velocità degli automobilisti e dei pullman, richiedendo gli interventi alle autorità competenti, tra questi FNMA per le pensiline e le prefetture di Varese e Como per l’installazione di supporti finalizzati al contenimento della velocità».
I problemi non mancano, ma il sindaco ha garantito che la sua amministrazione se ne farà carico: «Saranno inoltre – spiega – questioni che troveranno ampia trattazione anche nel PUMS, il piano urbano di mobilità sostenibile, dove daremo grande attenzione alle questioni sollevate. Aggiungo che proprio in questi giorni è stato già effettuato il taglio del verde nelle aree interessate. Ringrazio molto Silvana, Irene e Gabri per lo spunto di riflessione utile e interessante proposto per il miglioramento della città».
I bambini nella loro lettera avevano parlato apertamente di una frazione abbandonata, nella quale mancano anche occasioni di partecipazione popolare. Un sentimento che ha accomunato i tre promotori della lettera al sindaco.