– Subito preso d’assalto il nuovo skate park nel parco del Museo del Tessile: sorto dove una volta c’era la pista di pattinaggio, è stato curato dall’associazione “La Mini nell’Orto”, la stessa che gestisce Il Capanno Skatepark di via D’Azeglio. «Promessa mantenuta» sottolinea il vicesindaco .
L’allestimento è ancora da completare con qualche elemento in più sul cemento dell’ex pista di pattinaggio, ma ieri pomeriggio, quando era programmata una sorta di inaugurazione informale con una gara di “best trick”, lo skate park è stato subito preso d’assalto da giovani di tutte le età. Ribattezzato “Il Capanno Plaza”, per richiamare lo skate park ricavato in un capannone dismesso del quartiere Frati che, con 650 tesserati, è ormai diventato uno degli impianti più quotati in Lombardia. «Ma d’estate le temperature là sotto sono improponibili» ammette , architetto, 29 anni, fondatore dell’associazione “La Mini nell’orto”, che ha preso il nome dalla mini-rampa montata nel giardino del nonno che era stata la prima reazione allo smantellamento della vecchia pista da skate al palAriosto.
È lui che ha progettato gli elementi del nuovo skate park. «Tutti certificati – fa sapere – ne manca ancora qualcuno ma abbiamo deciso di aprire comunque. Finalmente a Busto c’è uno spazio pubblico, senza necessità di tesseramento, che è una di quelle robe che agli skater in particolare non piacciono». È grazie al sostegno del vicesindaco e assessore allo sport Stefano Ferrario che “La Mini nell’orto” è riuscita ad ottenere la gestione della vecchia pista di pattinaggio nel parco del Tessile, incluso lo spazio per uffici e box attrezzi.
«Non solo abbiamo mantenuto la promessa di realizzare uno skate park ma abbiamo riqualificato un’area che era in disuso da tempo e che potrà diventare un punto di aggregazione per i giovani della città – spiega Ferrario – così avremo meno ragazzi in mezzo alla strada con lo skate e valorizziamo uno sport che nel frattempo è diventato olimpico. Sono contento di aver centrato l’obiettivo, ora non calerà l’attenzione, e se necessario implementeremo le strutture».