Il direttore Turotti zitto zitto piazza i colpi. Botto Le Noci, riscatto Gucci, Gazo in arrivo in casa Pro

Attacco chiuso coi fuochi d’artificio: l’ex Como è una garanzia, l’ex Varese vuole ritrovarsi. E in mediana pronti grinta e polmoni

Niccolò Gucci, Giuseppe Le Noci e Francesco Gazo. I tre nomi nuovi per il salto di qualità della Pro Patria sono questi: attaccanti i primi due, interditore tutto polmoni il terzo.

Tre pedine importanti nello scacchiere che Sandro Turotti, in silenzio, ha pescato per il tecnico Ivan Javorcic col reparto offensivo che era quello che richiamava le maggiori attenzioni. Ufficiale Gucci: una punta di peso che ha giocato la scorsa stagione a Varese, arrivato nel club biancorosso in un momento societario difficile non è riuscito a esprimersi in maniera positiva sul campo, il ruolino parla di 8 presenze condite da una sola rete, ma i buoni numeri del passato avevano fatto posare su di lui gli occhi di diversi club anche di categoria superiore.

Diverso invece il discorso per Le Noci, a cui mancano solo i crismi dell’ufficialità, a partire dalla carta d’identità che sotto la voce anno di nascita recita 1982 per un 35enne che all’attivo vanta 456 presenze tra i professionisti a fronte di 134 reti, uno che la porta l’ha sempre vista e che non ha mai giocato in Serie D, tradotto: bomber di categoria superiore.

L’anno scorso a Como, è lui il vero colpo del mercato bustocco di questa estate col reparto di attacco che oggi è completamente definito viste le conferme di Bortoluz e Santana, in coppia con Le Noci il capitano potrebbe davvero ribaltare le difese avversarie.

La Pro Patria quindi si candida a un ruolo da leader nonostante la concorrenza agguerrita di altre squadre e il sorteggio dei gironi non ancora effettuato, per tutti è “la squadra da evitare” ma per essere completa manca ancora qualche tassello, a partire dalla linea mediana dove oltre a Disabato e Pedone c’è bisogno di un uomo d’esperienza in grado di fare legna quando serve: l’identikit perfetto per Francesco Gazo. Un passato nell’Albinoleffe, l’approdo (il ritorno, in realtà) a Varese due anni fa con la squadra che militava in Eccellenza, è il classico guerriero, mastino di centrocampo, certamente l’uomo giusto per il centrocampo bustocco.

Attenzione però, se per le due punte è praticamente cosa fatta, non si può dire la stessa cosa per il centrocampista che oggi è decisamente qualcosa di più di una voce ma che ancora deve essere definito nei dettagli. Chiuso Gazo sarà il momento di infoltire la truppa Under sulle corsie esterne, oltre a trovare un difensore centrale di categoria. Visto come si muovono le cose però, non c’è motivo di dubitare.